ORIENTAMENTO E SCUOLA
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intende il grado di precisione e di ac-
curatezza con cui di fatto esso misu-
ra ciò che si propone di misurare. La
validità di un test può essere valutata
in funzione del suo
contenuto
(tipo
di prove che propone, domande alle
quali rispondere, ecc.), in relazione a
punteggi ottenuti dagli stessi sog-
getti in altri test (validità in rapporto
ad un
criterio
), oppure cercando di
verificare la relazione tra il test ed il
costrutto teorico a cui esso fa riferi-
mento e che si propone di misurare
(validità di
costrutto
).
Le analisi di affidabilità e validità
sono necessarie anche quando vi
sia la necessità di adattare uno stru-
mento ad un nuovo contesto cultu-
rale, determinando anche nuovi dati
normativi attraverso la procedura di
standardizzazione (Pedrabissi & San-
tinello, 1997).
ALCUNI STRUMENTI DI
INDAGINE
Gli strumenti che qui di seguito ho
voluto proporvi
1
sono stati utilizzati
all’interno del progetto di ricerca da
me già precedentemente descritto
nell’articolo “
L’indecisione scolastico
– professionale. Tipologie di decisori in
un gruppo di studenti di Scuola Media
Superiore
”, pubblicato in
Quaderni di
Orientamento
n. 32.
"Idee ed atteggiamenti sul futuro
scolastico-professionale – versione per
adolescenti di età compresa fra i 15 e i
19 anni” di Nota e Soresi (2003)
. La ver-
sione qui presentata è articolata in
tre diversi fattori:
1
) il primo fattore risulta composto
da 10 item che si riferiscono ad
autovalutazioni espresse a pro-
posito della
decisionalità e sicurez-
za nei confronti del proprio futuro
scolastico professionale
(Es: “Per
quanto riguarda il lavoro che farò
ho idee vaghe e confuse”; “Ho de-
ciso cosa fare e sono certo/a di
aver scelto bene”; ecc.);
2
) il secondo fattore, che prevede
4 item, riunisce autovalutazioni
a proposito dell’
internalità
con
cui si affrontano queste decisioni
(Es: “Anche se cerco di mettere a
fuoco cosa posso fare, succederà
qualcosa che mi farà cambiare
idea”; “Dedicare tempo a pensa-
re ai propri obiettivi professionali
è inutile in quanto ciò che si farà
dipenderà in realtà da tanti altri
fattori”, ecc.);
3
) il terzo fattore riunisce 2 item che
raccolgono valutazioni relative
alla
capacità di raccolta delle infor-
mazioni inerenti la scelta
(Es.: “So
come poter raccogliere le infor-
mazioni che mi servono”).
“P.S.I. – Problem Solving Inventory”
di P. P. Heppner. Lo strumento è stato
tradotto in italiano a cura di Mirando-
la e Soresi (1991) ed è presente all’in-
terno del portfolio
”ASTRID”
di Soresi
e Nota (in press)
.
Questo questiona-
rio è composto da 59 item e richie-
de alle persone di indicare quanto le
affermazioni proposte descrivono il
proprio modo di agire nell’affrontare
i problemi e le difficoltà di ogni gior-
no, facendo riferimento ad una scala
Likert a 6 punti (0: sono molto d’ac-
cordo; 1: sono abbastanza d’accordo;
2: sono in parte d’accordo; 3: in parte
non concordo; 4: sono abbastanza in
disaccordo; 5: sonomolto in disaccor-
do). La presente versione per adole-
scenti è stata adattata nel seguente
modo:
1
) il primo subtest, denominato da
Heppner
“Problem Solving Con-
fidence”
,
risulta composto da 11
item che si riferiscono alla
fiducia
che si nutre nelle proprie abilità di
affrontare efficacemente i problemi
(Es.:“Quando risolvo un problema
prendo decisioni di cui poi sono
contento”; “Quando affronto una
situazione nuova, posso gestire
qualsiasi problema”; ecc.);
2
) il secondo subtest, denominato
“Approach/Avoidance Style”
,
risul-
ta composto da 16 item che si ri-
feriscono alla
tendenza ad affron-