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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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mediante la
metodologia del lavo-
ro di rete
, mirata a favorire il
confronto, lo scambio d’espe-
rienze ed a creare le premesse
per un’
azione di sistema
, tramite
lo sviluppo di connessioni e di
interazioni tra significativi pun-
ti della rete, quali: La Scuola, gli
Enti e le Strutture del territorio.
Con l’intento d’ottimizzare l’of-
ferta dei servizi legati alla dis-
abilità, l’Equipe multidiscipli-
nare dell’handicap dell’Azienda
sanitaria s’era attivata da anni
per stilare un protocollo d’Inte-
sa con le Scuole del territorio
per definire le reciproche moda-
lità di comunicazione e di colla-
borazione.
Dal corso dei lavori era emersa
la necessità da parte delle Scuo-
le d’indirizzare l’orientamento,
non solo gli studenti disabili,
ma in fase di prevenzione del
disagio scolastico, anche alle
fasce deboli e a rischio. Il dottor
Lorenzo Zanette dell’Azienda
sanitaria, nel recepire la richie-
sta chiedeva l’intervento del
COR operante sul territorio ed
avente diretta competenza in
materia: entrambi i servizi si
sono fatti carico della domanda,
coordinando gli incontri dei
dirigenti delle Istituzioni scola-
stiche tesi a prefigurare ipotesi
progettuali. In concomitanza, si
sviluppava l’altra tappa signifi-
cativa anticipatoria della rete: il
progetto per l’attuazione del-
l’obbligo formativo in Alto
Friuli, che si concretizzava a
Gemona nel 2002 con il Se-
minario “Strumenti e percorsi
per l’attuazione dell’ obbligo
formativo”.
L’
obbligo formativo
(O.F.) nato
per dare uguali opportunità for-
mative a tutti i giovani, ha com-
portato un modo nuovo di pen-
sare l’Istruzione e la Forma-
zione prevedendo integrazione
tra i soggetti coinvolti in vista
della realizzazione di un “
siste-
ma integrato di rete territoriale
”.
L’I.S.I.S. “D’Aronco”, scuola po-
lo per l’attuazione dell’ O.F. in
Alto Friuli nel raccogliere la
sfida, si è avvalso della collabo-
razione del Centro d’orienta-
mento, per attivare uno specifi-
co progetto all’interno di una
rete collaborativa di soggetti
istituzionali e di enti disposti a
lavorare insieme.
Le Scuole secondarie di primo e
secondo grado, gli Enti di For-
mazione professionale, i Servizi
per l’Impiego ed alcune Agen-
zie di sviluppo locale, si sono
riuniti attorno ad un tavolo di
lavoro, per muovere passi con-
creti verso la possibile costitu-
zione di un “sistema integrato
di rete territoriale”.
Le sollecitazioni del dettato isti-
tuzionale dell’obbligo formati-
vo e del successivo diritto-dove-
re all’Istruzione ed alla For-
mazione, hanno contribuito a
rafforzare
la cultura dell’orienta-
mento
delineandone la “
centrali-
” all’interno delle Scuole di
ogni ordine e grado e la “
trasver-
salità
” nel processo d’apprendi-
mento dello studente
.
Tale logica ha inciso sulla volon-
tà degli Istituti scolastici del ter-
ritorio di poter gestire, in un’ot-
tica di sistema, l’orientamento
alla luce della
continuità,
in vista
della valorizzazione dei Piani
per l’offerta formativa delle
Scuole, potenziati da progetti
strutturati d’orientamento (risa-
le a questo periodo la richiesta
di progettazioni “mirate” d’o-
rientamento rivolte al C.O.R,
realizzate tramite la costituzio-
ne di gruppi di progetto interni
alla Scuola, di itinerari formativi
per i docenti e di programma-
zioni condivise) e da forti colla-
borazioni tra ordini scolastici.
LA COSTITUZIONE
DELLA RETE
L’istituzione scolastica, ricono-
scendo la complessità nel gesti-
re all’interno della propria auto-
nomia progettuale la variegata
tematica dell’orientamento, intra-
vedeva nella costituzione di un
accordo di rete tra scuole limi-
trofe una possibile risorsa, chie-
dendo il supporto dei consulen-
ti psicologi dei servizi pubblici
con i quali interagiva. Il C.O.R.
ha promosso e sostiene, tuttora,
il progetto di rete in ottica di
sistema, all’interno del filone di
lavoro legato all’animazione, al
potenziamento della rete terri-
toriale dei servizi ed all’azione
di consulenza tecnica inerente il
bando antidispersione scolasti-
ca. Il supporto alla rete trae fon-
damento dal
concetto di rete
,
intesa come insieme delle rela-
zioni tra soggetti, servizi e atto-
ri che operano in una medesima
area (Gallino, 1997). La metodo-
logia fa riferimento al modello
della “
ricerca-azione
”, modalità
di lavoro collettiva e autorifles-
siva finalizzata al miglioramen-
to delle pratiche sociali (Kem-
mis e Taggert 1990) ed in cui, ad
Orientamento e scuola
1...,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62 64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,...110
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