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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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“VELA”UNA RETE DI ORIENTAMENTO
studio personalizzata nella scuola
superiore che rappresenta l’indi-
rizzo ipotizzato. In questa fase
l’adulto, sia esso docente che
genitore, cerca di rispettare una
scelta anche non “realistica”
dell’adolescente: è un momento
importante per la conquista del-
l’autonomia personale e dell’au-
toconsapevolezza. Dopo la veri-
fica, gli studenti confermano o
mettono in discussione la loro
ipotesi e cominciano a raccoglie-
re una serie di elementi che li
porteranno alla scelta finale.
All’inizio della scuola media
tutti gli studenti delle scuole
della rete utilizzano una cartel-
letta in cui raccolgono elementi
significativi del percorso scola-
stico (un portfolio dell’orienta-
mento) e alla fine della terza
media questo dossier risulta uti-
lissimo per storicizzare il pro-
prio processo di maturazione.
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Per quanto riguarda le azioni
professionali degli operatori
coinvolti nella Rete, si articola-
no in:
•
azioni professionali per favo-
rire le informazioni;
•
azioni professionali di soste-
gno formativo;
•
azioni di counseling orienta-
tivo.
Si chiarisce che le azioni ai punti
a) e b) sono svolte dai docenti
delle scuole e non solo dai
docenti referenti (l’orientamen-
to e la didattica orientativa è
curriculare), mentre il counse-
ling orientativo è a cura di ope-
ratori specializzati, per lo più
psicologi.
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Il docente della Rete
progetta, sperimenta e riproget-
ta come un ricercatore orientato
al compito,
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interagisce con le
tematiche affrontate e le sviluppa
producendo percorsi operativi
da applicare nel quotidiano, in
tal modo non è distante dall’og-
getto di studio (come nei per-
corsi di formazione tradiziona-
li); sviluppa professionalità “o-
rizzontale” perché parte dal con-
fronto delle esperienze dei
docenti coinvolti nella ricerca;
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potenzia abilità progettuali in-
dividuali e di gruppo per condi-
videre e attuare percorsi educa-
tivi e didattici integrati in rete
con le scuole del territorio ed
altre agenzie formative.
Il docente ricercatore è impe-
gnato nelle azioni con un ap-
proccio tutoriale: guida indivi-
dualmente lo studente nel pro-
prio percorso di orientamento,
lo supporta nei percorsi di ap-
prendimento, lo accompagna
nelle visite di studio personaliz-
zate, lo sostiene nei processi
decisionali, si pone in una atteg-
giamento cooperativo di scam-
bio di esperienze.
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IL MODELLO
ORGANIZZATIVO
La Rete Vela, nella suo evoluzio-
ne, ha utilizzato le potenzialità
offerte dalla legge sull’autono-
mia, vista in un’ottica non di
adempimento, ma di supporto
ad una scuola che deve rinno-
varsi attingendo alle professio-
nalità che già possiede e che
vanno valorizzate. Dal punto di
vista organizzativo la rete si svi-
luppa “secondo modalità di
tipo negoziale (accordi) che pro-
cedono dall’informale al forma-
le, imperniate su un principio
(implicito) di sussidiarietà. In
base a questo principio, ogni
unità opera autonomamente e
responsabilmente nell’ambito di
compiti e risorse disponibili; il
ricorso a modalità diverse, in
connessione con altri soggetti si
motiva per la soluzione di pro-
blemi di natura più generale,
per i quali la singola unità orga-
nizzativa non è, da sola, in
grado di rispondere”.
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Ogni
scuola media e superiore e ogni
Centro di Formazione Profes-
sionale della rete ha il suo pro-
getto orientamento, ma il seg-
mento che richiede la gestione e
il coordinamento delle visite, sia
in seconda che in terza media,
con una modalità omogenea e
condivisa di erogazione delle
informazioni, risulta più effica-
ce se affidato ad un coordina-
mento unitario frutto di una
connessione tra le singole unità
organizzative; inoltre gli incon-
tri periodici tra gli operatori
favoriscono l’attività di diffusio-
ne di buone prassi (per esempio
l’uso dei questionari). La rete
infine facilita e promuove l’atti-
vità di monitoraggio e valuta-
zione; ogni anno vengono
inviati dalle scuole medie al
gruppo di coordinamento della
scuola media capofila i dati
delle iscrizioni alle superiori e
dalle scuole superiori i dati
degli esiti al primo anno delle
superiori. L’elaborazione di ta-
li dati favorisce una più attenta
analisi dei bisogni territoriali e
dell’efficacia delle azioni di
orientamento.
A proposito dell’evoluzione
dei mercati verso le reti,