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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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INDAGINE SULLE IMMAGINI DI ORIENTAMENTO
NEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA SUPERIORE
biamento implichi semplice-
mente una maggior necessità di
informazioni (tenersi aggiorna-
ti), confermando indirettamente
la diffusa opzione per l’orienta-
mento informativo. Il 20% per-
cepisce invece la portata e l’irre-
versibilità del cambiamento in
atto come “perdita del centro” e
di sistemi stabili e condivisi di
valori e di norme (
realtà plurali-
sta e decentralizzata in cui negozia-
re continuamente regole e percorsi
).
È interessante notare che non
tutti coloro che si sono ricono-
sciuti in quest’immagine di
società decentralizzata e nego-
ziale hanno colto come esigenza
un modello relazionale e sociale
dell’orientamento, anzi la corre-
lazione riguarda un po’ meno
del 40%. Più sorprendente risul-
ta invece il fatto che quasi il 30%
del campione non percepisca il
processo di complessificazione
e differenziazione sociale, rico-
noscendosi ancora in un model-
lo di società come sistema inte-
grato implicante norme, ruoli,
valori condivisi da trasmettere
ai giovani: la quasi totalità di chi
si riconosce in questo modello
opta per un approccio indivi-
dualistico ed informativo dell’o-
rientamento. Al gruppo consi-
stente di coloro che non colgono
il processo di frammentazione
sociale o che forse esprimono
semplicemente un proprio idea-
le di società in alternativa all’e-
sistente, si può aggiungere un
7% che ritiene il cambiamento
in atto un processo di transizio-
ne verso un altro assetto stabile.
La percentuale più bassa (4%)
comprende coloro che esplicita-
mente definiscono la società
come un supermercato caotico e
competitivo in cui ognuno deve
compiere le proprie scelte.
Nel complesso emerge, sia in
coloro che avvertono il cambia-
mento in atto sia in coloro che
non ne percepiscono o ne rifiu-
tano la portata e le implicazioni,
una concezione prevalentemen-
te individualistica, che sembra
misconoscere ogni incidenza
delle attività di orientamento
sul contesto, sancendo di fatto
una funzione essenzialmente
adattiva dell’orientamento all’in-
terno di una situazione data.
Non si ravvisa in molti intervi-
stati congruenza fra il modello
implicito di società e quello di
orientamento: in entrambi i casi
si percepisce però il peso di
immagini interiorizzate a pre-
scindere da un’analisi intenzio-
nale supportata dal riferimento
ai più recenti studi in materia.
Nei limiti di tale approccio pre-
valentemente “fai da te”, sem-
bra però che almeno una generi-
ca esigenza di orientamento
all’interno della scuola sia rico-
nosciuta da quasi tutti gli inse-
gnanti interpellati. Per la stra-
grande maggioranza l’orienta-
mento dovrebbe infatti essere
una funzione centrale della
Scuola e compito di ogni inse-
gnante: soltanto il 20% si pone
in questo caso su valori negati-
vi. Ancora più elevato risulta il
consenso sull’affermazione che
Tab. 1:
Grado di accordo con le seguenti affermazioni (valori medi su scala da 1 a 4)
media
l’orientamento è compito di ogni insegnante
3,26
l’orientamento è una necessità delle società complesse
3,26
l’orientamento dovrebbe essere funzione centrale della Scuola
3,15
l’orientamento è una funzione centrale della mia scuola
2,53
il miglior orientamento si fa insegnando bene la propria materia
2,28
l’orientamento dovrebbe essere delegato a professionisti come gli psicologi
2,10
l’enfasi sull’orientamento è una delle tante mode che hanno colpito la scuola
1,90
i ragazzi si orientano benissimo da soli
1,38
non spetta alla scuola occuparsi di orientamento
1,21
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...110
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