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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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risposte e certi comportamenti
possono aver risentito della pre-
senza di ragazzi più grandi.
Come risulta evidente, accanto
a diffusissimi atteggiamenti di
prevaricazione non grave, che
creano comunque una situazio-
ne di disagio nelle “vittime”
(prese in giro, scherzi, insulti,
piccoli furti), sono presenti in
quelle classi anche veri e propri
atteggiamenti violenti che carat-
terizzano il comportamento “an-
tisociale”: minacce, aggressioni
fisiche, furti importanti, estor-
sioni in denaro, atteggiamenti
che si fanno più diffusi a mano a
mano che aumenta l’età degli
studenti:
Minacce
: 20% nelle seconde; 36%
nelle terze; 41% nelle quarte.
Aggressioni
: 13% nelle seconde;
42% nelle terze; 39% nelle quarte.
Furti Importanti
: 7% nelle se-
conde; 35% nelle terze; 33%
nelle quarte.
Estorsioni
: 0% nelle seconde -
9% nelle terze - 20% nelle quarte.
CONCLUSIONI
Quello che è emerso dall’analisi
dei questionari è una situazione
tutt’altro che rassicurante.
Cercare il rischio e andare con-
tro le regole della società sono
atteggiamenti propri dell’adole-
scenza, molte volte queste con-
dotte vengono assunte senza
pensare che si possa mettere a
repentaglio la propria salute e
anche la vita stessa, o che si
possa incorrere in sanzioni
penali. Quello che importa è
essere considerati “bulli” dal
gruppo e avere delle storie
“forti” da raccontare agli altri.
Non è una novità la propensio-
ne delle giovani generazioni ad
esporsi a comportamenti de-
vianti con maggiore facilità ri-
spetto agli adulti ed a tal riguar-
do la letteratura ci informa che,
nei ragazzi, è sottostimata la
probabilità di possibili conse-
guenze negative di determinate
condotte.
L’indagine che ho qui illustrato ci
consegna un’immagine degli stu-
denti della scuola, utilizzata
come campione: essi assumono
condotte devianti e illegali anche
molto pericolose, basti pensare
all’utilizzo di droghe pesanti o al
prostituirsi (percentuale molto
modesta), per non parlare della
violazione del Codice della Stra-
da (su 123 persone 70 regolarmen-
te trasgrediscono le regole del
codice della strada).
A completamento del progetto
si prevedono due incontri del
Tutore, uno con il corpo docente
e uno con le classi che hanno
aderito all’ iniziativa. L’incontro
con gli insegnanti sarà utile per
metterli a conoscenza dei rischi
in cui gli studenti possono
incorrere e per dar loro dei sug-
gerimenti sul corretto modo di
agire. L’incontro con gli studen-
ti servirà per spiegare quali con-
seguenze possono avere i com-
portamenti illegali a livello pe-
nale anche per i minorenni.
BIBLIOGRAFIA
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Psicologia sociale e
ricerca qualitativa
”, Carocci Edi-
tore, 2002.
Cattarinussi B. a cura di, “
Ado-
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Farrington D. La sfida del com-
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conoscerlo e prevenirlo
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sessorato alle Politiche Sociali e
per la Famiglia in collaborazio-
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Zappalà S. “
La ricerca in psicologia
sociale
”, Carocci Editore, 2002.
Francesco Milanese
Tutore Pubblico dei Minori per la
Regione FVG
All’indagine hanno collaborato:
Giulia Sponza
Dott.ssa in Scienze e Tecniche
psicologiche
Marialisa Fabbro
Dott.ssa nel Master
“Pedagogista in ambito sociale,
penale e di prevenzione della
devianza”
Orientamento e scuola
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