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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
29
IL BENESSERE
PARTE DALLA
RESPONSABILITÀ
L’allievo, a tutte le età e secondo
la propria età, per vivere bene la
sua condizione di persona che
apprende,
deve farsi carico del
proprio apprendimento
,
deve cioè
comprenderne il senso e lo scopo, ed
esserne responsabile
. Perché si
punta alla padronanza? Perché
la padronanza è una categoria
del soggetto che vive; non è una
categoria scolastica; nella pa-
dronanza c’è il soggetto nella
sua interezza, nella sua com-
plessità, nella sua finitezza. La
padronanza non può che essere
sviluppata e corroborata dal
soggetto stesso (fin da piccolo).
La scuola, con la famiglia e la
comunità, facilita e organizza il
percorso di autocostruzione di
sistemi di padronanze sempre
più rispondenti al senso e al
valore che la persona si dà.
NOTE
1) Su questo poggia la fluidità
metodologica della secondaria,
dove la costruzione della cono-
scenza non è più concepibile sol-
tanto come “processo cumulativo
regolato a priori e orientato al rag-
giungimento di obiettivi di verità,
quanto come costruzione da parte
di un osservatore di contesti comu-
nicabili socialmente e per questo
connotati da provvisorietà succes-
sive” (W. Fornasa, 1997).
2) Tra le tecniche per condurre il
lavoro del gruppo, nella fase
d’avvio, possiamo ricordare il
brainstorming
o la tavola roton-
da o, ancora, la conversazione
clinica (proposta dall’approccio
progettuale per concetti).
3) Un tempo, e ancora oggi nella
scuola, si utilizzava il termine
materia
” per definire la branca
di sapere insegnata da un docen-
te. Qui, non usiamo questo ter-
mine poiché si riferisce ad una
particolare teoria dell’istruzione,
quella in cui l’insegnante si limi-
ta a
trasmettere contenuti
. Usiamo,
invece, il termine più esteso di
disciplina
inteso come
disciplina
mentis
, insieme di
saperi organiz-
zati, nell’evoluzione storico-episte-
mologica, che “disciplinano” la
mente e che, reciprocamente, sono
disciplinati dalla “mente”
.
4) I più accreditati studiosi di
psicologia dell’apprendimento
concordano su tale posizione;
basti pensare a Dewey, Piaget e
Bruner, oppure alla nozione
vygotskiana di “zona di svilup-
po prossimale”.
5) Cfr. C.Pontecorvo,
op. cit.
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Professore Associato di Didattica
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Orientamento e scuola
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