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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LA COSTRUZIONE DEI SAPERI
ducano idee diverse su uno
stesso evento o argomento o
progetto da realizzare;
•
si confrontino idee diverse
tra di loro per comprendere i
principi che le governano, si
mettano in discussione, si
difendano e si confutino con
una catena di argomentazioni
probanti o attendibili;
•
le controversie su queste idee
siano valutate come contribu-
ti positivi e come strumenti
efficaci per progredire;
•
si coordinino i punti di vista
in modo da trovare una
soluzione soddisfacente o
provvisoria senza che nessu-
no si senta perdente o inca-
pace;
•
sia sviluppata l’abilità di
comprendere i sentimenti al-
trui e le ragioni per le quali
gli altri possono manifestare
sentimenti diversi dai propri;
•
siano incoraggiate le scelte
condivise non per “votazione
a colpi di maggioranza”, per
acquiescenza, per convenien-
za o per disinteresse ma per
libero convincimento a segui-
to di ragionamenti comune-
mente argomentati e appro-
fonditi.
Che cosa osservare e rilevare
durante l’attività di ristruttu-
razione:
•
Livelli di attenzione
•
Livelli di comprensione del
nuovo
•
Grado di pertinenza degli
interventi degli allievi
•
Qualità del feedback
Che cosa rilevare alla fine del-
l’attività di ristrutturazione:
•
Acquisizione di conoscenze
dichiarative / procedurali
•
Consistenza delle mappature
individuali delle conoscenze
•
Persistenza di concezioni o
capacità erronee pregresse
La terza azione del benessere
epistemologico: la manipolazione
della conoscenza
Nella terza fase, definita di
applicazione, gli allievi sono
invitati ad elaborare le forma-
zioni ricevute applicandole in
un compito da svolgere. Il pro-
cesso attivato dall’allievo non è
meramente esecutivo: innanzi-
tutto dovrà ricercare e produrre
analogie tra le informazioni
possedute e il compito assegna-
to; dopo di che dovrà riconosce-
re la sequenza delle azioni
necessarie per eseguire il com-
pito; dovrà, quindi, esercitarsi
attraverso il lavoro autonomo
individuale o nel piccolo grup-
po; dovrà comprendere le
istruzioni di una consegna, e
prescrivere istruzioni ai com-
pagni. L’azione in laboratorio
consente all’allievo un’elabora-
zione personale delle informa-
zioni ricevute, lo porta a misu-
rarsi con situazioni e contesti
analoghi a quelli presentati
dall’insegnante o dai compa-
gni. L’azione è caratterizzata
dall’operatività e dall’elabora-
zione di procedure riflessive
connesse al saper fare e al
sapere come fare.
Lo scopo della fase applicativa è
di consolidare gli schemi cogni-
tivi, di acquisire la consapevo-
Guido Marzuttini con cucciolo (1908 circa)