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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LA COSTRUZIONE DEI SAPERI
QUANDO LA PARTECIPAZIONE
ALLA CONOSCENZA È BENESSERE
Fiorino Tessaro
allievo, a tutte le età,
e per vivere bene
la sua condizione
di persona che apprende,
deve farsi carico
del proprio apprendimento,
deve cioè comprenderne
il senso e lo scopo,
ed esserne responsabile
L’
ASSIOMI
DEL BENESSERE
Potrebbe sembrare un titolo più
provocatorio che paradossale.
Quando mai s’è visto un ragaz-
zo felice di andare a scuola?
Molto più spesso vediamo
ragazzi contenti quando fanno
qualcosa per conto loro e in quel
fare apprendono, costruiscono
un loro sapere. L’intento didatti-
co dovrebbe essere quello di
scoprire i processi cognitivi che
l’allievo mette in atto per conto
suo per trasportarli, valorizzar-
li, promuoverli e consolidarli in
ambito scolastico.
Partiamo da tre assiomi:
1. Il benessere è una condizione
della persona nella ricerca di
equilibri dinamici tra
ciò che è
e
ciò che vorrebbe essere
, nel-
l’accettazione di
ciò che è
e
nella consapevolezza di
ciò
che potrebbe diventare
, in conti-
nua, ma non ansiosa, tensio-
ne al miglioramento.
2. Il benessere è una categoria
psico-sociale poiché riguarda
la percezione di sé nel mon-
do, del soggetto in relazione
con gli altri.
3. Il benessere scolastico è un
processo sistemico che arric-
chisce i paradigmi psico-so-
ciali contestualizzandoli in
senso formativo.
Alla luce di questi concetti il
benessere scolastico può essere
interpretato:
•
in ottica strettamente
psicolo-
gica
focalizzando l’oggetto di
analisi nello star bene della
persona, diagnosticando il suo
malessere, come soggetto in
apprendimento, e individuan-
done le strategie per il supe-
ramento;
•
in ottica prevalentemente
sociologica
in cui l’oggetto di
analisi è lo star bene “relazio-
nale” del singolo e del grup-
po sociale insieme, indagan-
do i problemi reali di convi-
venza, sviluppando modelli
interpretativi e prefigurando
possibili politiche di inter-
vento scolastico;
•
in ottica squisitamente
peda-
gogica
in cui l’oggetto di ana-
lisi è lo star bene come pro-
cesso formativo di costruzio-
ne della persona e della
comunità; a completamento
del modello psicologico, qui
l’attenzione è al senso, al pro-
cesso di sviluppo dell’uomo;
a integrazione del modello
sociologico, qui il contesto
socio-relazionale abbraccia la
comprensione del presente
per prospettive teleologiche.
Le tre visioni, psicologica, socio-
logica e pedagogica, non vivono
sole ma si intrecciano in situa-
zioni e contesti d’uso, che di
volta in volta prediligono l’una
o l’altra. Nella scuola l’inse-
gnante predispone situazioni e
contesti che favoriscono lo star
bene dell’allievo:
a) con la promozione della
cono-
scenza di sé
nell’allievo e con lo
sviluppo metacognitivo dell’autosti-
ma
. È questo un approccio per-
meato di attenzioni psicologiche
al soggetto, che richiede compe-
tenti capacità di ascolto, di orien-
tamento alla persona, di empatia;
b) con la promozione di validi
sistemi relazionali
tra gli allievi
sviluppando dinamiche di grup-
po favorevoli all’apprendimen-
to. Nell’approccio socio-relazio-
nale, molto frequentato in parti-
colare nella scuola primaria, il
benessere del gruppo segna il
passaggio dal concetto di perso-
nalità a quello di
sintalità
. Come
in un soggetto-individuo la per-
sonalità è il modo in cui egli
interpreta e rende unica ed uni-
taria la propria esperienza in
equilibrio (benessere) con l’idea-
le di sé;
la sintalità è il modo in cui
un gruppo interpreta e rende unica
ed unitaria la sua esperienza, secon-
do la pluralità vissuta
. Essendo il
gruppo un “organismo vivo”
dotato di potenzialità conosciti-
ve ed operative comuni e condi-
vise, la sintalità (o “sintesi delle
personalità”) è il benessere del
gruppo nel processo di costru-
zione della sua immagine e della
sua identità;
c) con la pluralità personalizza-
ta di metodi e di tecniche con
cui l’insegnante avvicina la