Spazio aperto
seguente intervista è stato per me
fonte di profonda ispirazione.
QUAL È LA TUA VISIONE
DELLA SOCIETÀ E DI COSA
HA BISOGNO, OGGI?
Secondo la mia visione, il problema
più grande della società non è la
violenza, non è il mercantilismo, non
è nessuna di quelle cose che comu-
nemente si considerano tanto gravi,
anche se poi lo sono molto. Credo
però che la radice più profonda di
tutto sia la condizione patriarcale
della società e questo è intrinseco
alla vita civilizzata. In tal senso mi re-
puto nemico della civilizzazione. La
civilizzazione è l’inizio della rivoluzio-
ne maschile ed è basata sull’istitu-
zione del Pater Familias. Questo è
considerato simbolicamente come
un “dono” per la moglie, mentre i fi-
gli diventano una sua proprietà, uti-
lizzati per il lavoro o cresciuti per di-
ventare “carne da macello” nelle
guerre. Credo quindi che la condi-
zione civilizzata sia stata idealizzata
perché è parsa come un progresso
in contrasto con la condizione pri-
maria della vita del Neolitico a cul-
tura “matristica”.
In particolare io identifico tre fasi
storiche:
- una fase primaria pre-sedentaria,
pre-neolitica caratterizzata dalla
condizione istintiva, animale del-
l’uomo e da una anarchia com-
petitiva come descritta da
Darwin a proposito della selezio-
ne naturale ;
- una seconda fase a condizione
“matristica”
2
che inizia nel Neoliti-
co con il passaggio dalla vita no-
made a sedentaria resa possibile
grazie alla coltivazione dei vege-
tali. Spesso se ne parla come ri-
voluzione agricola. In questa fase
tuttavia non nasce solo l’agricol-
tura ma nasce anche la cultura,
nasce lo spirito religioso e nasce
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Fornire un’educazione umanizzan-
te che contrasti la tendenza all’a-
lienazione, all’assenza di contatto
e relazione con se stessi e gli altri,
che miri ad una più profonda con-
sapevolezza e spiritualità, può
considerarsi il nucleo della rivolu-
zione pedagogica proposta dallo
studioso cileno Claudio Naranjo
uno dei massimi esponenti dell’in-
tegrazione fra psicoterapia e tra-
dizioni spirituali. Da queste basi si
sono sviluppate le riflessioni e le di-
scussioni che hanno caratterizzato
il Convegno Internazionale tenu-
tosi dal 27 al 29 ottobre 2005 pres-
so l’aula magna dell’ateneo udi-
nese. Il convegno dal titolo “Cam-
biare l’educazione per cambiare
il mondo”, è stato organizzato su
iniziativa congiunta dell’Università
degli Studi di Udine, Facoltà di
Scienze della Formazione e dell’I-
stituto Gestalt di Trieste. La prima
giornata, è stata dedicata ad una
riflessione critica delle proposte
avanzate da Claudio Naranjo ri-
guardanti la necessità profonda
di cambiare l’educazione ripen-
sando la formazione emozionale,
intellettuale ed esistenziale degli
insegnanti e degli educatori, alla
luce delle nuove scoperte sulla
persona umana sviluppate in am-
bito culturale, filosofico e psicote-
rapeutico
1
. Nelle successive due
giornate C. Naranjo, assieme al
suo team, ha coordinato dei semi-
nari teorico-pratici al fine di favo-
rire la crescita delle competenze
emotive ed esistenziali.
Poter rivolgere a Claudio Naranjo la
CAMBIARE
L’EDUCAZIONE
PER CAMBIARE
IL MONDO
LA TRASFORMAZIONE
DELL’EDUCAZIONE
È IL NOSTRO PONTE
PER UN FUTURO
MIGLIORE
INTERVISTA A
CLAUDIO NARANJO
Claudio Naranjo è nato a Valpa-
raiso (Cile) nel 1932. Ha studiato
medicina, musica e filosofia. Si è
specializzato in psichiatria. Ha in-
segnato religioni comparate,
psicologia dell’arte, psichiatria
sociale e psicologia umanistica
presso numerose università ame-
ricane. La ricerca sui caratteri
della personalità lo ha portato
alla elaborazione dell’”Ennea-
gramma dei tipi psicologici”,
una sorta di ponte tra oriente ed
occidente nella concezione
umana. Ha fondato il SAT Institu-
te, una scuola integrativa psico-
spirituale. Il suo percorso si carat-
terizza per l’approfondimento
delle tradizioni “psicoiniziatiche”
e dei movimenti contemporanei
della “nuova coscienza” nella ri-
cerca di una sintesi intellettuale
e di metodi educativi e terapeu-
tici integrati. Attualmente il suo
impegno maggiore è nel cam-
po della psicologia transperso-
nale e dell’educazione in vari
paesi del Sud America e dell’Eu-
ropa. È autore di numerosi saggi
e libri tra cui: “Carattere e ne-
vrosi” (1998), “La via del silenzio,
la via delle parole” (2000), ed.
Astrolabio, “Cambiar la educa-
ciòn para cambiar el mundo”
(La Llave2004).