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dire che l’orientamento ha come fi-
nalità principe l’empowerment dei
soggetti.
UN PROGETTO
DI EMPOWERMENT
NARRATIVO:
TRA SOGGETTO
E COMUNITÀ
Il 1954 fu un anno cruciale per la
Maremma, per la sua industria
estrattiva e per i suoi abitanti, ma
soprattutto per il borgo intera-
mente minerario di Ribolla (GR).
La mattina del 4 maggio 1954 nel
piccolo villaggio avvenne la più
grave tragedia mineraria italiana
del secondo dopoguerra che cau-
sò la morte di 43 persone. Una
violenta esplosione di grisou si
verificò fra le 8.35 e le 8.45 nella
sezione “Camorra Sud”, la parte
più meridionale dell’intero baci-
no lignitifero, la più profonda, la
più ricca e la più recente, il pozzo
era stato eretto nel 1948. L’esplo-
sione percorse le gallerie, a più di
200 metri di profondità, con
un’onda d’urto che si propagò
per i cunicoli principali della mi-
niera, distruggendo ogni cosa
trovasse. Subito dopo la vampata
le fiamme piombarono nelle
aperture risucchiate verso l’usci-
ta dei pozzi mentre le tubature
esplodevano, l’acqua riempiva le
cavità, le pareti e le volte delle
gallerie crollavano. Lo scoppio
del grisou ebbe anche come effet-
to quello di fare salire la tempera-
tura delle gallerie dai 40 gradi,
che normalmente vi si riscontra-
vano, fino ai 100-110 gradi.
La ricorrenza del 50° anniversario
della tragedia del Pozzo Camorra
dove morirono 43 minatori per una
esplosione di grisou, è l’occasione
per riprendere il filo di una storia
interrotta. Dal 4 maggio 2004 con le
parole, i libri, le foto, gli audiovisi-
vi, le incisioni, le installazioni, le
passeggiate, la segnaletica, lo sce-
neggiato radiofonico, Ribolla è stata
trasformata in una grande macchi-
na narrativa.
Nel complesso e ricchissimo per-
corso che ha consentito la riappro-
priazione, ad una comunità intera,
della propria storia, si è inserito an-
che un percorso di orientamento
narrativo, metodologia che ha come
obiettivo principale quello dell’em-
powerment
5
.
C’ERA UNA VOLTA
LA MINIERA…
ANCHE PER CHI
NON C’ERA
In una dimensione di orientamen-
to, come empowerment, si situa
questo particolare progetto che ha
agito all’interno della complessa
“macchina narrativa” di Ribolla
2004, un’ottica dunque di em-
powerment dei singoli soggetti e
della comunità intera, anzi un
esempio paradigmatico di questa
attenzione mantenuta ai due
aspetti. Il progetto, realizzato con
i bambini delle scuole elementari
del luogo, si è svolto, nell’ambito
delle manifestazioni di Ribolla
2004. Realizzato da Thélème s.r.l.
(
) nella primave-
ra, ha ispirato anche l’intero pro-
gramma delle celebrazioni del
cinquantenario della tragedia di
Ribolla, che è diventato, nel suo
complesso, una “macchina narra-
tiva”
6
. Si è scelto di lavorare con i
bambini attorno a dei nuclei se-
mantici centrati su opposizioni,
costruendo dunque una “sceneg-
giatura” scritta durante l’intero
percorso e che giocava tra il pre-
sente e la memoria, tra il luogo fi-
sico Ribolla e i luoghi metaforici
costituiti dai nuclei tematici. Le
produzioni, ricche di significato
dei bambini hanno consentito, nei
due convegni dedicati a questa
parte della manifestazione (uno
aperto al pubblico ed un semina-
rio “a porte chiuse”, riservato ad
esperti ed insegnanti e centrato
sulla valutazione del progetto) di
enucleare i risultati principali:
• la scoperta di un’appartenenza
ad una comunità locale che con-
divide un passato, dei significati,
una dimensione storica;
• un rafforzamento delle capacità
di autoanalisi;
• un potenziamento delle capacità
espressive e di autoespressione
(quindi, sul medio termine di au-
torealizzazione ed autostima);
• la comprensione dell’esistenza
di più punti di vista e più signi-
ficati attribuibili alla stessa cosa
o al medesimo evento;
• la restituzione alla comunità del
punto di vista dei bambini (ric-
chissimo ed emotivamente den-
so) sulla propria storia locale,
con l’apertura di nuovi sensi e si-
gnificati da attribuire alle pro-
prie radici culturali e di conse-
guenza alla dimensione proget-
tuale di un’intera comunità loca-
le.
Nella tabella che segue presentia-
mo alcuni dei nuclei tematici af-
frontati con ogni gruppo classe.
Per ogni nucleo erano previsti due
incontri da due/tre ore ciascuno,
con una certa flessibilità di orario.
Le insegnanti hanno partecipato in
modo vivo, competente, rispettoso
ed attivo all’intero svolgimento del
progetto.
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Orientamento e scuola
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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