termine orientamento intendiamo,
in alcuni casi, il processo che la per-
sona mette in atto spontaneamente
per gestire il proprio rapporto con
l'esperienza formativa e lavorativa
e, in altri casi, l'azione professionale
che viene erogata da esperti per
supportare in modo positivo la ca-
pacità di far fronte a questo proces-
so da parte del soggetto”.
Arcuri e Soresi (1997) definiscono
l’orientamento alla scelta universi-
taria (o alla scelta di lavoro) come
“un lungo ed articolato processo
per mezzo del quale lo studente de-
ve maturare una serie di competen-
ze e deve entrare in possesso di un
complesso di informazioni che ri-
guardano - da un lato - le sue moti-
vazioni, i suoi interessi e le sue abi-
lità e - dall'altro- il mondo delle pro-
fessioni, il sistema economico locale
e nazionale, le occasioni di forma-
zione superiore”.
Forti di queste definizioni e di
quanto suggeritoci dalla ricerca
sperimentale e dalla legislazione
vigente (Direttiva Ministero della
Pubblica Istruzione n. 487/97),
possiamo cercare di compendiare
che cosa, chi si trova nella situa-
zione di dover operare una deci-
sione sul proprio futuro universi-
tario chiede (o dovrebbe chiedere)
all’orientamento e, come altra fac-
cia della medaglia, che cosa le
agenzie orientative offrono (o do-
vrebbero offrire) allo studente sul
punto di scegliere.
Il primo aspetto è sicuramente rap-
presentato dall’informazione. Lo
studente deve poter accedere al-
l’informazione più ampia ed accu-
rata sui curricula, i piani di studio,
le opportunità di stage, di borse di
studio, sulla spendibilità dei titoli e,
come visto, sui risvolti personali,
emotivi, pratici dell’eventuale scel-
ta. Il progresso tecnologico ha dato
un forte contributo alla diffusione
dell’informazione in generale e così
anche di quella che qui ci interessa
in particolare. I già citati siti Inter-
net dei singoli atenei, ma anche le
numerosissime banche dati su cd-
rom o fruibili sulla stessa rete, a cu-
ra dei servizi regionali di orienta-
mento, finanziati dagli innumere-
voli progetti giovani o di scambio
internazionale, svolgono egregia-
mente questa funzione.
In secondo luogo, lo studente de-
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
22
cacci, 1998) deve abituarsi ad un’ot-
tica di flessibilità, ricercando com-
petenze piuttosto che sbocchi pro-
fessionali.
I CONTRIBUTI
DELL’ORIENTAMENTO
ALLA SCELTA
UNIVERSITARIA
Pombeni (1996) rettifica che “con il
LA SCELTA DEL CORSO UNIVERSITARIO
Pier Paolo Pasolini,
Ritratto di Giacinto Spagnoletti,
carboncino su carta, 1943-1949