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annovera il prestigio, l’indipenden-
za, la retribuzione.
La motivazione
Generalmente, si definisce “moti-
vazione” una spinta che, sulla base
di un impulso, un bisogno, un desi-
derio, un interesse, un’aspirazione,
una curiosità, porta l’individuo ad
agire verso mete ben precise (Bin-
dra e Stewart, 1969). Possiamo
dunque ritenere la motivazione co-
me la causa del comportamento. I
motivi per cui i giovani si iscrivono
all’università possono essere mol-
teplici (desiderio di auto-realizza-
zione, di prestigio, approfondi-
mento di un interesse specifico, op-
portunità di esperire una “vita lon-
tana” da casa senza rompere il cor-
done di dipendenza dalla famiglia
stessa) ma, probabilmente, non so-
no tutti così forti da giustificare lo
sforzo e l’impegno richiesti dallo
studio. Le teorie classiche della mo-
tivazione (Boscolo, 1998) ci sugge-
riscono come più consistenti quelle
intrinseche (desiderio di autorea-
lizzazione, per es.) piuttosto che le
estrinseche (emulazione di amici o
familiari). Mancinelli, Ramella e
Lubelli (1993) annoverano come
“forti” proprio le motivazioni che
fanno riferimento al concetto di
“auto-realizzazione”
(Maslow,
1968), mentre Polaceck (1987) indi-
vidua come pregnanti quelle che si
rifanno ai valori professionali del
prestigio, della retribuzione e del-
l’utilità sociale.
La struttura individuale di perso-
nalità
Castelli e Venini (1996) avvertono
che “le difficoltà personali di svi-
luppo, legate a problemi di dipen-
denza, insicurezza, ansia generaliz-
zata interferiscono prima con il pro-
cesso decisionale e successivamente
con i normali processi di apprendi-
mento”.
A supporto di ciò, ricordiamo le
ricerche di Sanavio e collaboratori
(Sanavio, Galeazzi e Baracchini,
1993; Sanavio, 1997) sul disagio
scolastico e quelle di Depreuw
(1994). In particolare, quest’ulti-
mo autore osserva come gli stu-
denti avvezzi a posticipare gli esa-
mi (procrastinatori) presentino ca-
renze nei tratti di costanza, impe-
gno, senso di responsabilità; ten-
dano ad avere risultati accademici
inferiori alla media; facciano regi-
strare livelli inferiori di autostima
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LA SCELTA DEL CORSO UNIVERSITARIO
Pier Paolo Pasolini,
Ritratto femminile. Autoritratto,
matita su carta, 1948
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