rispettate e applicate correttamente.
Sternberg (1997) ha inoltre formula-
to una teoria secondo cui l'intelli-
genza richiede l'equilibrio tra un'e-
laborazione dell'informazione di ti-
po
analitico
(capacità di valutare,
scomporre, analizzare i dettagli);
creativo
(scoprire, produrre novità,
immaginare);
pratico
(abilità di uti-
lizzare strumenti e attuare concreta-
mente progetti).
In questa direzione è utile ricordare
anche la
teoria delle intelligenze mul-
tiple
formulata da Gardner (1991).
Egli ha proposto una distinzione tra
sette tipi di intelligenza:
Linguistica
: legata all’abilità verbale
generale;
Logico-matematica
: legata al ragiona-
mento;
Spaziale
: percepire e stabilire rap-
porti spaziali;
Musicale
: cantare, suonare, compor-
re;
Corporeo-cinestetica
: abilità di con-
trollare i movimenti muscolari in
modo armonioso;
Interpersonale
: abilità sociali e di
comprensione di messaggi anche di
tipo non verbale;
Intrapersonale
: comprendere se stes-
si, le proprie emozioni, i propri de-
sideri.
La teoria di Gardner ha senza dub-
bio il merito di superare il concetto
di intelligenza classico, unitario e
monolitico, così come è stato deli-
neato per anni dall’approccio psico-
metrico tradizionale.
Recentemente anche gli approcci al-
la
teoria della mente
sono entrati a far
parte delle analisi dei possibili fat-
tori che contribuiscono a dare carat-
tere di eterogeneità alle situazioni
di apprendimento.
La teoria della mente si riferisce al-
la capacità da parte del bambino di
inferire gli stati mentali altrui, ossia
i loro pensieri, opinioni, desideri,
credenze, sentimenti, ecc. e utilizza-
re queste informazioni per interpre-
tare ciò che essi dicono, dando si-
gnificato e prevedendo il loro com-
portamento. Pertanto la teoria della
23
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
22
Orientamento e scuola
Pier Paolo Pasolini,
Veduta di Valvasone,
olio su carta telata, 1943-1949