quaderni22 - page 30

e maggiori di ansia, apatia e de-
pressione.
La famiglia
Anche i fattori familiari hanno un
loro peso (più o meno visibile) sulle
scelte universitarie. La situazione
socioeconomica gioca un ruolo rile-
vante non solo in termini di “possi-
bilità di spesa”, ma anche sui livelli
di aspirazione dello studente (An-
dreani Dentici e Amoretti, 2000). A
ciò si possono accostare quei casi di
“tradizione familiare”, oltre che di
“investimento e aspettative paren-
tali” che spesso dirigono dall’ester-
no (cfr. quanto si è detto sulla moti-
vazione) la scelta della facoltà.
Il progetto professionale
Progettare il proprio futuro pro-
fessionale significa possedere una
rappresentazione chiara di un ruo-
lo professionale e proiettarsi nella
stessa. Come per tutti i progetti,
anche per quello professionale è
necessario identificare un obietti-
vo realistico, valutare le condizio-
ni di partenza e strutturare un pia-
no strategico per il raggiungimen-
to dello stesso. “L'elaborazione di
un progetto professionale è il ri-
sultato di una crescita equilibrata
durante tutto l'arco evolutivo ed è
strettamente connessa all'acquisi-
zione di una identità adulta, al-
l'autonomia dai genitori e all'as-
sunzione di responsabilità perso-
nali. Per progettare il proprio futu-
ro professionale è quindi indi-
spensabile che il ragazzo arrivi ad
una sufficiente consapevolezza di
sé, dei propri interessi, attitudini,
valori, competenze, caratteristiche
di personalità” (Castelli e Venini,
1996; Tomè,1983; Pombeni e D’an-
gelo, 1994).
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
UNIVERSITARIO E DI
QUELLO DEL LAVORO
Il secondo fattore fondamentale, af-
finché si possa giungere ad una pre-
sa di decisione oculata e razionale, è
l’accurata conoscenza del sistema
universitario e, per quello che è da-
to di prevedere/intravedere, del
mondo del lavoro.
L’università
Come accennato, l’università rap-
presenta un forte momento di di-
scontinuità rispetto ai segmenti sco-
lari precedenti. L’organizzazione
della didattica, gli orari di lezione
non sequenziali, lo studio autono-
mo, la mole dei tomi da “prepara-
re” per gli esami, i grandi numeri di
studenti e le ripercussioni di ciò sul-
la qualità dei servizi amministrati-
vi, oltre che sul rapporto con i do-
centi, tralasciando gli adattamenti
ad una vita comunitaria di collegio
o appartamento o i disagi del pen-
dolarismo, sono solo alcune delle
“novità” a cui la matricola deve an-
dare incontro e alla quale, spesso,
non è preparata.
La ricerca di informazioni, a no-
stro avviso, deve muoversi su due
direzioni: si deve curare, cioè, sia
l’analisi delle diverse offerte for-
mative che quelle inerenti aspetti
che, ad un primo sguardo, sem-
brano di contorno, ma che poi si
rivelano avere gran peso nella
qualità dell’adattamento al nuovo
ambiente.
Per quanto riguarda la ricognizio-
ne sui corsi di laurea e gli indiriz-
zi, numerose sono le fonti a cui at-
tingere. Ciascuna università pub-
blica ogni anno una “guida allo
studente” in cui vengono elencati
i corsi di laurea, gli indirizzi, i cor-
si attivati, le sedi amministrative e
didattiche, il corpo docente. A
queste, si affiancano le pubblica-
zioni distribuite nelle scuole dalle
regioni (o dalle province) o curate
dai ministeri competenti. Tutti gli
atenei, in fine, posseggono un
proprio sito Internet, mentre sono
molto frequenti link agli atenei
più vicini nelle homepage di ser-
vizi dedicati ai giovani come gli
Informagiovani, i Centri di Orien-
tamento ecc.
Quanto agli aspetti organizzativi
più sopra accennati, l’unica fonte di
informazione risulta essere il passa-
parola o quanto riportato da chi è
già iscritto ad una determinata fa-
coltà. Mecacci (1998) sottolinea
l’importanza che lo studente sia
preparato, oltre che sui piani di stu-
dio, anche sugli aspetti non stretta-
mente didattici di quanto lo aspetta
e suggerisce che essi non vengano
trascurati dall’attività di orienta-
mento.
Il mondo del lavoro
E’ difficile, al giorno d’oggi, fare
delle previsioni su quali, tra tre o
cinque anni, saranno i settori in
espansione o intuire quali le profes-
sionalità più richieste dal mercato.
E’ giusto che lo studente abbia la
percezione di come il mondo del la-
voro sia pervaso da rapide e conti-
nue trasformazioni. Ciò che si ri-
chiede a chi si appresta ad intra-
prendere un corso universitario, è
di assumere una sorta di “prospetti-
va schizofrenica”: da un lato (Ca-
stelli e Venini, 1996) gli si richiede
di conoscere puntualmente le com-
petenze e le mansioni delle diverse
figure professionali, dall’altro (Me-
29
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
22
Orientamento e scuola
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...104
Powered by FlippingBook