sto periodo. Alcuni studi (Meer), in-
dicano quali sono gli elementi che
vengono identificati dagli adolescen-
ti come principali fonti di stress (Ve-
di Tab.2). Si tratta di problemi che la
maggior parte dei ragazzi risolve al-
l’interno del flusso stesso della vita.
Molte ricerche mostrano come un
elevato livello di stress può suscitare
problemi di comportamento che
possono esacerbare lo stress della fa-
miglia dell’adolescente e allo stesso
tempo, essere da questo alimentati.
Dall’analisi di quanto emerge si può
affermare che la maggior parte dei
ragazzi appartenenti al nostro cam-
pione gode di una sorta di micro-re-
te sociale in grado di sostenerli nei
loro compiti di sviluppo. Tra i punti
di riferimento, sicuramente il conte-
sto familiare risulta essere uno dei
più importanti. A questo proposito
vi sono dati che dimostrano che è
precisamente il senso di sostegno e
sicurezza assicurato dalla famiglia, a
fornire all’adolescente le risorse per
la costituzione di un’identità origi-
nale. I genitori che offrono ai loro fi-
gli calore, sostegno, sicurezza e ac-
cettazione, avranno adolescenti cui
sarà più facile formare un’identità
propria e adeguata.
IL GRUPPO DEI PARI
I dati raccolti possono rappresenta-
re, almeno in parte, un’idea di come
gli adolescenti sperimentano la pro-
pria autonomia cognitiva e relazio-
nale: di come in pratica gestiscono
il loro tempo, di come hanno cura e
consapevolezza della propria for-
mazione e quali sono i loro interes-
si, di come scelgono i luoghi dove
spendere la loro vita al di là degli
obblighi scolastici.
Alla domanda "Quali luoghi fre-
quenti?" hanno risposto come da
Tab. 3.
Dai dati, si nota come le preferenze
dei ragazzi riguardanti i luoghi di
51
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
21
aree di interesse, è stata effettuata
da un operatore direttamente in
aula.
IL CONTESTO
FAMILIARE
Nelle famiglie sembra esserci spirito
di cooperazione (82%) ossia un am-
biente in cui i vari membri apparte-
nenti al contesto vicendevolmente si
aiutano e si sostengono nel tentativo
di raggiungere un fine comune, e un
ambiente rilassato (78%) ossia un
ambiente definito dai toni della se-
renità. I ragazzi affermano di avere
un rapporto molto buono con il pa-
dre e con i fratelli/sorelle e un rap-
porto buono con la madre e con gli
eventuali conviventi. In famiglia
pur condividendo alcuni dei proble-
mi che li riguardano, sembra co-
munque esserci il timore di non ve-
nire veramente capiti. Questo timo-
re è tipico degli adolescenti che
stanno attraversando una specifica
fase del processo di costruzione del-
l’identità per cui, in virtù del fatto
che i genitori “non capiscono” alcu-
ne cose che li riguardano, comincia-
no a trovare dei modi personali di
soddisfare i propri bisogni proprio
attraverso l’interazione con i coeta-
nei. Dichiarano comunque che nel
momento in cui gli si presenta una
difficoltà o una situazione ritenuta
problematica, possono contare sul-
l’aiuto dei genitori (38%) e degli
amici (32%) (Vedi Tab.1).
Ciò che stupisce non è il dato che
conferma il coinvolgimento dei geni-
tori e degli amici nella gestione dei
problemi quotidiani dei ragazzi in-
tervistati, quanto l’assoluta assenza
degli insegnanti che dovrebbero es-
sere invece dei referenti e punti car-
dine di quella rete sociale che risulta
essere solidale e funzionale ai fini
dell’adattamento, soprattutto in que-
Orientamento e società
Genitori
38%
Fratelli
5%
Ragazzo/a
9%
Parenti
0.45%
Insegnanti
0%
Amici
32%
Conoscenti
0.45%
Nessuno
4%
Altri
2%
NC
5%
Tab. 1 “
Se hai dei problemi, chi ti aiuta ad af-
frontarli
?”
Fonti di Stress
% di adolescenti che
menzionano la fonte
Ricevere brutti voti in pagella
28%
Lite tra i genitori
28%
Grave malattia di membro della famiglia
28%
Rompere con il ragazzo/a
24%
Lutto in famiglia
22%
Problemi con fratelli o sorelle
21%
Discussione con i genitori
21%
Malattia o lesioni personali
16%
Tab. 2 -
Principali fonti di stress individuate dagli adolescenti