L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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e pluralismo richiamati dalla Convenzione,
l’obiettivo di incoraggiare la tolleranza ed il
mutuo rispetto tra le persone, indipenden-
temente dal loro orientamento sessuale o
identità di genere (Corte europea dei diritti
dell’Uomo, decisione sull’inammissibilità del
ricorso nel caso
DOJAN e altri c. Germania
, n.
319/08 e altri, 22 settembre 2011)
20
. D’altro
canto, la stessa Corte di Strasburgo ha invece
ritenuto che la diffusione di un linguaggio
omofobico ed offensivo nell’ambiente scola-
stico non può trovare protezione nell’ambito
della libertà di espressione, e può dunque
essere legittimamente perseguito in una so-
cietà democratica per il serio pregiudizio che
esso reca ai diritti di libertà ed uguaglianza
di altre persone (CEDU, causa
Vejdeland e al.
c. Svezia
, 9 febbraio 2012).
Nel concludere questo contributo, non si può
dunque che fare appello ai genitori affinché
affrontino questi argomenti alla luce dei valori
e principi di uguaglianza e non-discriminazione,
fondamentali per la costruzione di una società
più inclusiva, coesa, più aperta e pluralista, ed
incoraggiare nel contempo i dirigenti scola-
stici del FVG ad attuare le norme contenute
nella legge di riforma scolastica, con progetti
pienamente coerenti alle linee di indirizzo
ministeriali e alle migliori prassi e standard
europei ed internazionali.
Walter Citti
Garante regionale per i diritti della persona
Componente per le persone a rischio di
discriminazione
Regione Friuli Venezia Giulia
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Il caso riguardava il ricorso presentato da quattro coppie di genitori, membri di una Chiesa evangelica battista,
BWWFSTP JM SJśVUP EFMMF BVUPSJU TDPMBTUJDIF EJ FTFOUBSF J śHMJ EB MF[JPOJ EJ FEVDB[JPOF TFTTVBMF F BMUSF BUUJWJU DVSSJDVMBSJ
che i genitori ritenevano in contrasto con le proprie convinzioni religiose.