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L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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INTERVISTE AI DIRIGENTI SCOLASTICI
INTERVISTA A:
PROF.SSA LUCIA CIBIN DIRIGENTE
SCOLASTICO ISTITUTO COMPRENSIVO
‘TORRE’ DI PORDENONE
Area istruzione, alta formazione e ricerca in
collaborazione con USR per il FVG (a cura di)
D: Quali sono i motivi per cui la scuola ha
deciso di aderire al progetto?
R:
Soprattutto la mancanza di informazione e di
strumenti di comprensione per gli alunni. Abbia-
NP DPOTUBUBUP DIF NPMUJ DPOůJUUJ F CVMMJTNP JO
questo caso omofobico) tra ragazzi erano ge-
nerati o conseguenti ad espressioni del tipo ‘sei
gay’, spesso utilizzate via WhatsApp, anche, con
minacce molto forti, quali ‘sei gay, devi morire’.
Quandochiedevamoai ragazzi perchéutilizzavano
queste espressioni l’immancabile risposta era ‘per
scherzo’. Alcuni genitori ci hannomessoal corrente
che nella rete ci sono video, canzoni che i ragazzi
guardano e ascoltano sistematicamente, senza
nessunstrumentocriticoper capireed interpretare
i contenuti. Il progettoconunaparte informativae
una parte di testimonianza da parte di ragazzi era
quindi un’opportunitàper renderli piùconsapevoli.
D: Che cosa è cambiato nella sua realtà
scolastica dopo il progetto?
R:
L’abbiamopropostoa i ragazzi delle classi terze.
La tempistica di approvazione del progetto ci ha
PCCMJHBUJ B SFBMJ[[BSMP OFMMB QBSUF ŮOBMF EFMMğBOOP
scolastico. Dai questionari proposti è emerso il
grande apprezzamento degli alunni per questo
progetto. A seguitodi questo lavoro l’I.C. di Torre è
stato investitodapolemichemoltostrumentali ap-
parse sui quotidiani locali che hanno contribuito a
costruire la condivisione sulmandato istituzionale
della scuola per sviluppare le competenze civiche
e per educare i futuri cittadini nella dialettica
identità/diversità.
D: Ci sono proposte migliorative rispetto
all’iniziativa realizzata?
R:
L’unico elementodi miglioramento che ci viene
indicato dagli allievi è di incrementare la parte
dedicata alla testimonianza diretta, nel progetto
prevista in 2 ore. L’ideale sarebbe di anticipare la
realizzazione del progetto alle classi seconde. È
necessario un grande lavoro di corretta informa-
zione nei confronti delle famiglie continuamente
disorientateda falsitàchegirano in rete, quali l’idea
dell’obbligatorietà dell’educazione sessuale a 4
anni che costringerebbe i bambini allamasturba-
zione. Informazione completamentedistortadelle
Linee Guida Europee sull’educazione sessuale.
D: Dopo questa esperienza ha più
strumenti per attivare percorsi educativi
per favorire l’integrazione e prevenire
fenomeni di bullismo?
R:
Si, l’informazione innanzitutto e la testimo-
nianza diretta di soggetti che sono stati vittime
di bullismo
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