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L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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ziamo la strada degli strumenti già possibili a
legislazione vigente per intervenire sulla mate-
ria. Con una premessa: la Regione, dall’epoca
della presidente Bresso con la conferma sotto
la presidenza Cota e Chiamparino, ritiene di
seguire per quanto possibile le indicazioni che
pervengono dall’Unione europea, sviluppando
interventi contro le discriminazioni in modo
sinergico e non parcellizzato per ciascun am-
bito di intervento potenziale. In altre parole:
politiche contro le discriminazioni in generale,
tenendo come punto di riferimento sia gli ar-
ticoli della carta costituzionale che quelli della
carta europea dei diritti fondamentali, e non a
politiche settoriali. Siamo consapevoli del fatto
che questo potrebbe essere un facile escamo-
tage per “coprire” eventuali materie scomode
(diciamoci la verità: oggi è meno socialmente
DPOůJUUVBMF JOUFSWFOJSF DPOUSP MF EJTDSJNJOB[JPOJ
delle persone disabili o delle donne piuttosto
che delle persone LGBT, ed attenzione ho detto
ġNFOP TPDJBMNFOUF DPOůJUUVBMFĢ OPONFOP GBDJMF
P FGŮDBDFħ NB SJNBOF JM GBUUP DIF MB WFSJU TUB
nella necessità di sviluppare, soprattutto a livello
regionale, quelle sinergie possibili che rendono
effettivamente una regione, ed un territorio,
attivo nelle iniziative antidiscriminatorie, Quindi
inclusivo di tutti e tutte.
Vorrei inoltre ricordare che, sull’onda di queste
scelte, la Regione proprio in epoca Cota ha dato
vita ad un corposo intervento antidiscriminato-
rio (corposo in termini relativi …..) che ha trovato
la sua strada attraverso due Atti di indirizzo che
risalgono al 2011. Il primo è relativo a quattro
azioni entro le quali c’è stato lo spazio per in-
terventi sui temi LGBTI con particolare riguardo
agli interventi nelle scuole (
DGR n. 102-3009
del 28 novembre 2011 - POR-FSE 2007/2013.
Ob. Competitività regionale e Occupazione. Asse
II Occupabilità, ob. specifico f), attività 18. Atto
di indirizzo per la realizzazione di azioni per
la promozione della cultura di parità, periodo
2011-2013
) ed il secondo relativo ad interventi
per l’inclusione socio-lavorativa di persone
vittime di discriminazione (
DGR 28 novembre
2011, n. 120-3022 - POR-FSE 2007/2013 Ob.
2 - Asse II. Atto di indirizzo per la realizzazione
di azioni per - l’inclusione socio-lavorativa di
persone particolarmente svantaggiate e a rischio
o vittime di discriminazione e per l’inserimento
qualificato e reinserimento al lavoro di donne
giovani e adulte, periodo 2011-2013
). Entrambi
gli interventi si sono sviluppati anche nel corso
del 2014, per un totale di investimenti com-
plessivi superiore a 7 milioni.
In questo periodo stiamo riprogettando queste
iniziative e dopo attenta valutazione sui loro
FTJUJ F TVMMB MPSP FGŮDBDJB MJ SJQSPQPSSFNP "
cominciare dal progetto di MoveUp, che è quello
che ci ha dato i maggiori risultati nelle scuole
piemontesi. Anche per i diritti delle persone
LGBTI.
Vincenzo Cucco
Centro regionale contro le discriminazioni
Regione Piemonte - Direzione Coesione sociale
Settore Politiche per le famiglie, giovani e
migranti, pari opportunità e diritti
1...,41,42,43,44,45,46,47,48,49,50 52,53,54,55,56
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