L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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dosi presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, è ritenuta da molti commentatori
non conforme agli standard internazionali di
indipendenza
13
, e gli stessi ostacoli incontrati
dall’UNAR nell’implementare effettivamente la
Strategia nazionale di prevenzione e contrasto
alle discriminazioni basate sull’orientamento
sessuale sembrano confermare tali preoccu-
pazioni
14
. Ugualmente, sono ancora molto
rare le situazioni in cui le autorità di garanzia
e gli istituti preposti alla promozione della
parità di trattamento di genere (Consigliere
di Parità, Commissioni regionali e comunali di
parità), inseriscono nel loro mandato anche
le problematiche relative alla prevenzione
e al contrasto delle discriminazioni sofferte
dalle persone transessuali, nonostante da
lungo tempo la giurisprudenza comunitaria
abbia chiarito che le discriminazioni fondate
sull’’identità di genere’ ovvero risultanti dalla
rettifica di sesso della persona, già pienamente
avvenuta ovvero in corso, ricadono nel divieto
di discriminazioni fondate sul genere, operante
tanto nel settore dell’occupazione (direttiva
2006/54) quanto dell’offerta di beni e servizi
(direttiva 2004/113)
15
. In aggiunta a tale con-
testo sociale e politico, va altresì sottolineato
come la diffusione di Internet e dei
social
media
tra le nuove generazioni, se da un lato
costituisce una piattaforma per l’esercizio
della libertà fondamentale di espressione di
portata ed efficacia senza precedenti, dall’altro
sembra offrire un terreno ideale per modalità
di discussione spesso inclini ad un linguaggio
violento e discriminatorio piuttosto che mo-
derato, ‘debole’ o ‘neutro’, con la conseguente
diffusione dei fenomeni di
cyberbullismo
.
Il lavoro educativo ed il ruolo della scuola per
contrastare tali tendenze appaiono dunque
fondamentali. Le citate norme contenute nella
legge di Riforma nazionale della Scuola recen-
temente approvata ed il Progetto regionale
di prevenzione e contrasto al fenomeno del
bullismo omofobico, svolto dalla Regione FVG
in concorso con l’Ufficio Scolastico Regionale,
l’Università degli Studi di Trieste e le associa-
zioni LGBT, di cui la presente pubblicazione
fa parte, sono dunque pienamente conformi
13
Da ultimo, si veda: Council of Europe,
&$3* $PODMVTJPOT PO UIF JNQMFNFOUBUJPO PG UIF SFDPNNFOEBUJPOT JO SFTQFDU
PG *UBMZ TVCKFDU UP JOUFSJN GPMMPX VQ
adopted on 9 december 2014, published on 24 february 2015, scaricabile al link:
; Coalizione
Italiana Libertà e Diritti Civili,
-FUUFSB BQFSUB QFS MěJOEJQFOEFO[B EFMMě6/"3
, in:
-
tera-unar-indipendenza-societa-civile-renzi/
.
14
Si richiama la vicenda del progetto UNAR/Istituto Beck “Educare alla diversità”, relativo alla predisposizione
EJ PQVTDPMJ QFS MB SFBMJ[[B[JPOF EJ TQFDJśDJ NPEVMJ EJEBUUJDJ EJ QSFWFO[JPOF F DPOUSBTUP EFMMğPNPGPCJB F EFM CVMMJTNP
omofobico nelle scuole. Si veda al link:
.
15
Si veda, al riguardo, la presa di posizione del Garante regionale FVG dei diritti della persona – componente con
funzioni di garanzia per le persone a rischio di discriminazione - del 2 gennaio 2015, scaricabile al link:
.
consiglio.regione.fvg.it/DOCUMENTI/GARANTE/%5B20150108_141214%5D_303295.PDF
.