QuaderniORIENTAMENTO_42_new - page 93

INFORMA
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Art. 3
Gruppo di lavoro nazionale per l’orientamento
permanente
1. Per la realizzazione di tali obiettivi è costituito
a livello nazionale, presso la sede della Conferenza
Unificata , il Gruppo di lavoro Interistituzionale sull’o-
rientamento permanente composto dalle Istituzioni
firmatarie Il Gruppo di lavoro può avvalersi di orga-
nizzazioni e istituzioni pubbliche di ricerca nel settore
senzamaggiori oneri a carico delle finanze pubbliche.
2. Il Gruppo di lavoro ha funzioni di:
raccordo e confronto interistituzionale;
elaborazione di Linee di indirizzo generale e di
proposte per la individuazione di StandardMinimi
dei servizi di orientamento;
definizione di strumenti di monitoraggio relativi
all’ attuazione delle politiche e degli interventi di
orientamento;
3. il Gruppo di lavoro assicura il coordinamento tra
i diversi livelli nazionali per le funzioni di cui all’art. 4
ed il collegamento con le reti europee deputate all’o-
rientamento e, in particolare, con l’European Lifelong
Guidance Policy Network (ELGPN)
4. Per la realizzazione, a livello territoriale, de-
gli obiettivi di cui al precedente art. 2 comma 1, le
Regioni attuano nel rispetto delle Linee di indirizzo
generale, di cui al presente art. 3, comma 2, le politi-
che di orientamento permanente, secondo forme di
integrazione degli interventi e modalità organizzati-
ve individuate dalle stesse, che tengono conto delle
proprie specificità ed assicurano il coinvolgimento
attivo dei soggetti Istituzionali firmatari, degli EE.LL
. di quelli sociali ed economici del territorio.
Articolo 4
Compiti del Gruppo di lavoro Interistituzionale
sull’orientamento permanente
1. Entro il 30 giugno 2013 il Gruppo di lavoro In-
teristituzionale sull’Orientamento ha il compito di
elaborare:
a) una proposta di Linee guida nazionali dell’orien-
tamento, sulla base dei seguenti obiettivi:
l
mettere a sistema, superandone l’attuale fram-
mentarietà, azioni, pratiche e servizi di orien-
tamento;
l
favorire a tutti pari opportunità di orientamento,
sia in relazione all’accesso alle informazioni e
alla conoscenza, sia in relazione alle opportunità
di inserimento nel mondo produttivo;
l
sostenere i processi di orientamento in una
prospettiva di auto-orientamento in tutte le
fasce di età;
l
supportare le transizioni con azioni di accompa-
gnamento dell’individuo nel suo percorso forma-
tivo- lavorativo durante l’intero arco della vita;
l
realizzare nei percorsi formali di istruzione e
formazione professionale interventi di didattica
orientativa;
l
promuovere interventi personalizzati con par-
ticolare attenzione ai soggetti più svantaggiati
e/o a rischio;
l
definire criteri di valutazione e di monitoraggio
finalizzati allo sviluppo di un sistema nazionale
di orientamento.
b) una proposta per la individuazione di standard
minimi dei servizi e delle competenze professionali
degli operatori, anche con riferimento alle funzioni
e servizi di orientamento attualmente in essere nei
diversi contesti territoriali e sistemi dell’Istruzione,
della Formazione e del Lavoro.
Ketty Segatti
Dirigente
Servizio istruzione, università e ricerca
Regione FVG
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