QuaderniORIENTAMENTO_42_new - page 91

INFORMA
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VISTA la Raccomandazione del Parlamento Euro-
peo e del Consiglio relativa alle competenze chiave
per l’apprendimento permanente del 18 dicembre
2006;
VISTA la Raccomandazione del Parlamento Eu-
ropeo e del Consiglio sull’istituzione di un quadro
europeo di riferimento per la garanzia della qualità
dell’istruzione e della formazione professionale
(EQARF) del 18 giugno 2009;
VISTA la Raccomandazione del Parlamento Eu-
ropeo e del Consiglio sulla Convalida dell’appren-
dimento non formale e informale del 5 settembre
2012
VISTA l’intesa riguardante le politiche per l’ap-
prendimento permanente e la realizzazione di reti
territoriali ai sensi dell’art. 4, commi 51 – 57 della
legge 92/2012
PRESO ATTO
del quadro legislativo e normativo vigente, dei
programmi e delle esperienze regionali, nazionali
e comunitari in atto;
delle indicazioni dell’Unione Europea sia sul tema
specifico dell’Orientamento, sia nel quadro com-
plessivo delle politiche di
lifelong learning
;
PREMESSO CHE
l’orientamento lungo tutto il corso della vita è
riconosciuto unanimemente come una dimensione
trasversale indispensabile ai fini dell’apprendimento
permanente, capace di incidere sulla progettualità
e l’occupabilità della persona e sui fattori di cam-
biamento economico e sociale. L’orientamento,
infatti, migliora l’efficienza e l’efficacia dei sistemi
di istruzione, formazione e lavoro attraverso la sua
azione di prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica, attraverso il potenziamento dell’incontro
tra domanda e offerta di competenze favorendo il
successo formativo e l’occupabilità;
L’orientamento costituisce parte integrante dei
sistemi dell’istruzione, della formazione professio-
nale e del lavoro e, come tale, veicolo fondamentale
della promozione della strategia del lifelong learning
la Conferenza Unificata riconosce la centralità del-
la persona e della sua valorizzazione e la necessità
di sostenere ciascuno, giovane e adulto, nell’effet-
tuare scelte consapevoli ed appropriate, lungo tutto
il corso della vita, attraverso il coordinamento delle
azioni dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro,
al fine di fornire a ciascuno le capacità per gestire
con successo sia i percorsi formativi e professio-
nali, sia le fasi di transizione biografica, formativa
e lavorativa della persona;
la Conferenza a avverte l’urgenza di pervenire ad
un accordo tra le parti per lo sviluppo di una strate-
gia nazionale sull’orientamento al fine di superare
la frammentazione degli interventi e delle politiche
attivate, nell’ambito delle proprie competenze, dai
diversi soggetti istituzionali, e di realizzare il raccordo
tra i sistemi che svolgono funzioni orientative e di
definire standard di servizio in considerazione del
crescente numero di soggetti che offrono interventi
di orientamento nel territorio
TENUTO CONTO
dell’urgenza di pervenire a un accordo che concerne
le politiche dell’orientamento realizzate dalle istitu-
zioni ai diversi livelli territoriali e nei sistemi dell’istru-
zione, della formazione e del lavoro
;
dell’esigenza di soddisfare con maggior puntua-
lità i bisogni di orientamento espressi dai cittadini
nei diversi contesti della scuola e dell’università,
della formazione e del lavoro, lungo tutto il corso
della loro vita;
della necessità di garantire la razionalizzazione
delle risorse e della spesa contestualmente alla
qualità dei servizi e degli interventi;
della necessità di promuovere e integrare le po-
litiche dell’orientamento e di coordinare le azioni
per un migliore supporto alle persone nelle scelte
formative e professionali;
della valorizzazione degli interventi di orientamen-
to nei confronti di soggetti deboli e/o con particolari
necessità;
del valore aggiunto che un processo di condivisio-
ne tra i diversi attori istituzionali coinvolti fornisce
ad una politica integrata di orientamento che tenga
conto delle esperienze svolte e dei contributi offerti
dalle istituzioni coinvolte;
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