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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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hanno smesso di andarci. Può sembrare
difficile conciliare la dimensione della
carta costituzionale con le pratiche di-
dattiche e educative quali sono state
messe a punto e sperimentate in quattro
anni di “Non uno di meno”. Tuttavia, là
dove la Costituzione scrive
“la Repubbli-
ca”
leggo, senza alcuna forzatura,
“l’Ente
locale”
e dove è scritto
“altre provviden-
ze”
intravedo gli obiettivi e le azioni del
progetto “Non uno di meno”. Del resto,
sarebbe un errore imperdonabile, per
coloro che abbiano responsabilità pub-
bliche o che anche solo partecipino al
discorso pubblico, separare il dettato
costituzionale dalla realtà delle comunità
locali. Scuola significa imparare, socia-
lizzare, negoziare, cooperare; per parte-
cipare alla vita della propria comunità,
lavorando, contribuendo alla fiscalità
generale, educando i figli, osservando
le regole che definiscono, consentono e
tutelano il convivere civile; è necessario
aver imparato (a scrivere, a leggere, a far
di conto e da dove veniamo, con quali
teorie scientifiche spieghiamo il mondo,
come lo abitiamo e lo misuriamo, che
idee abbiamo avuto e abbiamo a propo-
sito di noi e del mondo) e aver imparato
che non ci è consentito prescindere dagli
altri nel costituire, necessariamente as-
sieme, la “realtà” sociale, quella stessa
di cui J. Bruner ha detto che
“non sta né
nelle cose, né nella mente, ma nell’atto
stesso di discuterne e di confrontarsi sul
loro significato”
.
1
Il Servizio Sociale dell’ente locale ha
reinterpretato una titolarità riconosciu-
ta istituzionalmente, arricchendola di
contenuti e significati co-costruiti, co-
operando con associazioni, volontari,
soci di cooperative e altre istituzioni. In
questo modo si sono modificate prassi
operative consolidate, innovando l’or-
Gorizia, Ufficio comunale,
Alfabeto
, 1972
decorazione parietale,
ceramica a rilievo dipinta,
particolare.