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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Secondo l’approccio metodologi-
co partecipativo, dunque, la proget-
tazione è un intervento complesso
attraverso il quale i promotori dell’i-
niziativa coinvolgono attivamente gli
stakeholder
, vale a dire tutti i soggetti
che possono essere a vario titolo in-
teressati alla sua realizzazione.
La pluralità delle posizioni, le pos-
sibili differenze dei punti di vista e
gli eventuali contrasti di interesse,
costituiscono un punto di forza piut-
tosto che una minaccia alla coerenza
dell’insieme; per questo il primo pas-
so da compiere è ridefinire congiun-
tamente (promotore e
stakeholder
)
il problema stesso da cui è scaturita
l’idea e concordare obiettivi condi-
visi. Gli attori da coinvolgere sono
molteplici e vanno identificati con
cura, perché tutti siano sensibilizzati
e responsabilizzati allo stesso modo
e nessun soggetto sia tagliato fuori
dall’intervento o posto in situazione
di marginalità, fino all’attivazione
degli utenti stessi nel processo de-
cisionale.
Conseguentemente, l’individuazio-
ne dei soggetti da coinvolgere nel
processo di progettazione parteci-
pata costituisce un passaggio parti-
colarmente delicato. Occorre infatti
rispondere contemporaneamente
ad una serie di requisiti che appaio-
no tutti ugualmente importanti: la
rispondenza alle diverse realtà pre-
senti; la molteplicità dei bisogni che il
territorio esprime; la rappresentatività
degli attori individuati.
In questo quadro, la logica sottesa
al Programma Pro.P è stata quella di
determinare “
bacini di competenza
funzionale
”(Fig. 1), variabili in relazio-
ne alle specifiche fasi del progetto e
all’esigenza di coinvolgere in ciascu-
na di esse soggetti con esperienza
specifica.
Figura 1:
I bacini di
competenza funzionale
nel Programma Pro.P
La loro diversa composizione, in
termini di numerosità e di tipologia
dei componenti, ha così consentito
di far fronte alle esigenze poste di
informare il territorio ed individuare
i soggetti rappresentativi.
L’equilibrio tra fasi del progetto
e bacini di competenza funzionale
diviene così la leva per coniugare
l’approccio plurale e partecipato di
Pro.P con l’operatività necessaria a
garantire il raggiungimento di risul-
tati e prodotti.
Ripercorrendo la suddivisione più
ricorrente in letteratura delle fasi della
progettazione di un intervento di re-
Competenza di
rappresentatività
Competenza di
progettazione
Competenza di
validazione
Competenza di
realizzazione
Competenza di
programmazione
1...,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63 65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,...123
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