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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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bambino, preferibilmente in piccolo
gruppo, e parte dal presupposto che
l’apprendimento, in particolare quel-
lo sociale, si raggiunga e trasmetta
attraverso il “fare”, attività che me-
glio di altre permette di modificare
e ristrutturare le proprie credenze.
Questo tipo di apprendimento si basa
sull’impiego di quattro procedure:
modeling
,
role-playing
,
feedback
e
ge-
neralizzazione
. Gli incontri si sono,
quindi, svolti proponendo attività
rese più chiare da una prima esem-
plificazione da parte dell’adulto, e
successivamente attuate dai bambi-
ni. Le diverse abilità affrontate sono
state messe in pratica attraverso un
breve gioco di ruolo che permettesse
ai bambini di applicare, in una situa-
zione protetta, quanto osservato in
precedenza.
Il
role-playing
e le discussioni di
gruppo hanno permesso ai bambi-
ni di riflettere sul percorso attuato,
collegandolo ai vissuti personali e
offrendo l’occasione per provare a
generalizzare quanto appreso, alla
vita di tutti i giorni.
I bambini con ADHD, a causa del
deficit attentivo, incontrano difficoltà
nel focalizzare la propria attenzione
su concetti complessi o troppo vaghi,
per cui è spesso necessario delineare
dettagliatamente i comportamenti
accettabili e quelli che non lo sono,
selezionando solo quelli essenziali in
modo tale che il bambino non sia di-
stratto da un numero troppo elevato
di informazioni. Inoltre, è necessario
rinforzare il comportamento positivo,
o quello che più gli si avvicina, nel
momento in cui si presenta, attraverso
feedback materiali o sociali, avendo
cura di spiegarne il motivo. Questa
procedura educativa fa sì che il sog-
getto possa comprendere meglio
quali siano gli atteggiamenti positivi
da tenere, evitando che un lasso di
tempo prolungato renda il feedback
poco significativo perché difficilmente
collegabile alla relativa situazione.
Per rendere i feedback più significa-
tivi e “attraenti”per il gruppo, è stata
utilizzata la
Token Economy
(Kazdin,
1977), detta anche “economia sim-
bolica” o “economia a gettoni”, una
tecnica impiegata per regolare il
comportamento e basata sul rinfor-
zo di un comportamento desiderato
attraverso un piccolo riconoscimento,
concreto o anche simbolico. Questa
tecnica, ampiamente utilizzata nei
soggetti con ADHD, prevede che si-
ano pattuite delle regole condivise,
tra educatore e alunno, tali da creare
consapevolezza relativamente al fat-
to che determinati comportamenti
debbano o non debbano verificarsi in
situazioni prestabilite. La capacità de-
gli alunni di rispettare questi obiettivi
fa sì che abbiano diritto a un “
token
”.
La somma di vari “
token
” permette
l’accesso a un premio concreto. Sono
stati inoltre utilizzati alcuni oggetti,
investiti di un significato particolare,
concordato tra l’educatore e il grup-
po, per regolare gli interventi dei suoi
membri: il passaggio di una collana
tra l’educatore e un bambino che
avesse alzato la mano, dava diritto
di parola a chi l’avesse indossata; il
suono di due bacchette, simili a quel-
le utilizzate per suonare la batteria,
indicava che il rumore prodotto era
eccessivo e c’era bisogno di silenzio.
La preparazione degli incontri ha
previsto la rimozione dall’ambiente
di tutti i possibili distrattori e l’arre-
damento presente è stato ridotto al
minimo. Gli incontri sono sempre stati
molto strutturati, nei tempi e nelle
modalità, e si sono svolti secondo uno
schema ben preciso, comprendente:
- una breve (qualcheminuto) revisio-
ne iniziale delle regole da tenere in
gruppo, dell’argomento preceden-
temente affrontato e di quello che
sarebbe stato trattato;
- tre o quattro attività, della durata di
10-15 minuti l’una, per mantenere
alta l’attenzione e il coinvolgimen-
to;
- una fase finale, di circa 10 minuti,
dedicata alla riflessione su quanto
fatto e a una breve autovalutazione.
Si è inoltre pensato di predispor-
«... non
abbiamo il
pascolo e le
bestie devono
restare in stalla.
Diciannove
volte ho portato
il fieno oggi.
Qui si deve
lavorare tutti e
non si vive bene
e rovinano i pesi
perché portiamo
con la schiena
tutto...»
un abitante
di Mersino, 1968