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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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In ambito Pro.P questa fase viene
realizzata attraverso Tavoli di proget-
tazione partecipata, facilitati conme-
todo PCM (
Project CycleManagement
)
e relativo impiego del quadro logico.
I Tavoli sono composti da un numero
limitato di soggetti della rete che pe-
rò non partecipano a titolo personale,
ma in rappresentanza della tipolo-
gia di organismo di appartenenza
(es., Dipartimento di Salute Mentale,
Centro per l’Impiego, Associazione di
familiari, ecc.). Questo è un elemento
importante e particolarmente deli-
cato della partecipazione, in quanto
la funzionalità del gruppo di proget-
tazione impone una limitazione al
numero dei partecipanti, ma è impor-
tante che questi siano consapevoli
del loro ruolo di testimoni privilegiati,
portatori della propria esperienza sul
campo, ma anche portavoce di un
punto di osservazione comune a tutti
i soggetti del territorio che svolgo-
no le loro stesse funzioni. Laddove la
maturità del territorio lo consenta, i
partecipanti ai Tavoli di progettazione
sono identificati inmodalità condivisa
allargata nel corso dell’evento di cui
alla fase 2, dando in questo modo
maggior rilievo alla funzione di rap-
presentanza. Se ciò non sia possibile,
i partecipanti vengono identificati
dagli assessorati regionali partner del
progetto, in ottemperanza di alcuni
criteri di base predisposti dall’Isfol
che garantiscano la rappresentanza
di tutti i settori coinvolti, di tutte le
realtà territoriali e delle esperienze
locali maggiormente consolidate.
Le attività previste dal Progetto
esecutivo vengono successivamen-
te attuate in sottogruppi di lavoro
costituiti generalmente dagli stessi
attori che hanno lavorato nella fase
precedente, con eventuali integra-
zioni laddove sia necessaria la dispo-
nibilità di ulteriori professionalità.
Anche in questo caso è necessario
che l’individuazione dei componenti
dei sottogruppi venga effettuata con
particolare cura e che il gruppo sia
guidato da un coordinatore/facili-
tatore
super partes
. Occorre infatti
fare attenzione al fatto che le diverse
istanze (salute, lavoro, cooperazione,
ecc.) siano correttamente distribuite
per evitare il determinarsi di “forza-
ture” verso specifiche prospettive. A
livello regionale, inoltre, viene creato
un Comitato di Pilotaggio, composto
da Amministrazione regionale, Isfol
ed almeno un referente di ciascun
gruppo per assicurare coerenza fra i
lavori in corso di elaborazione.
Fase 4 - Attuazione del progetto: realizzazione delle attività previste dal progetto esecutivo
Competenza funzionale di realizzazione: Soggetti in rappresentanza
delle diverse istanze territoriali, professionali, sociali
Fase 5 - Verifica del progetto: Restituazione al territorio
Competenza funzionale di validazione:
Stakeholder
territoriali