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IL CATALOGO REGIONALE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA
5.
Conclusioni
Alla luce dei risultati presentati, è possibile concludere che le azioni di monitoraggio hanno rilevato effetti sostanzialmente positivi dei
percorsi del “Catalogo” in tutte e tre le dimensioni indagate, ovvero nella percezione di
capacità
di affrontare i diversi compiti orientativi,
nella
percezione di utilità
attribuita agli interventi e nella
soddisfazione generale
per aver partecipato alle iniziative. La positività si
riscontra nel confronto tra le rilevazioni “in input” (ovvero prima di iniziare il percorso) ed “in output” (al termine del percorso).
Si registrano scostamenti positivi sia nei questionari compilati dagli studenti/allievi, sia dai docenti/operatori, anche se questi due gruppi
differiscono per alcune caratteristiche.
Ad esempio, nei percorsi orientativi dedicati alla preparazione della scelta formativa/professionale, gli studenti, rispetto ai docenti,
sembrano avvertire una maggiore necessità di contatto diretto con il mondo del lavoro che non viene completamente soddisfatta dalla
partecipazione al percorso orientativo. Guardando alla “consapevolezza” della propria situazione di fronte alla scelta, specie nei percorsi
finalizzati a promuovere lo sviluppo personale, i ragazzi tendono a valutarsi in modo più positivo rispetto alla visione dei docenti: infatti è
proporzionalmente più ampio, rispetto a quello dei docenti, il gruppo dei ragazzi che, al termine dell’intervento orientativo, ritengono di
conoscersi bene e di essere in grado di affrontare la loro situazione di vita e orientativa.
D’altra parte, si osserva un importante effetto di riduzione della distanza tra le percezioni degli insegnanti e quelle degli studenti.
Se i due gruppi, prima dell’avvio dei percorsi, avevano delle percezioni anche molto distanti in merito alla situazione orientativa degli
studenti, al termine dei percorsi si registra un avvicinamento, a riprova del fatto che lo scambio interpersonale, pur all’interno del
contesto scolastico, ma in situazioni diverse da quelle della didattica tradizionale, permette di sviluppare negli studenti e negli insegnanti
una conoscenza reciproca più personale, che porta ad una rilettura delle immagini, forse talvolta stereotipate, che si hanno degli “altri”.
Risulta, inoltre, buona la soddisfazione, sia dei ragazzi che degli insegnanti, per aver partecipato ai percorsi orientativi.
In entrambi i gruppi, infatti, la maggior parte dei rispondenti ritiene molto utile l’esperienza fatta.
5.1
Una prima valutazione dello strumento
Per quanto concerne lo strumento di monitoraggio utilizzato, al termine della sperimentazione è possibile concludere che il dispositivo
è in grado di registrare variazioni anche notevoli nelle rilevazioni prima e dopo il percorso. Gli utilizzatori hanno confermato, inoltre, che
la compilazione è sufficientemente semplice e la comprensione dei quesiti è abbastanza intuitiva. L’attività di monitoraggio realizzata
attraverso lo strumento informatizzato ha riscontrato, talvolta, alcune difficoltà legate a vincoli di tipo strutturale, principalmente inerenti
la necessità di avvalersi di dotazioni informatiche aggiornate per la compilazione on-line dei questionari.
D’altro canto, a fronte di tali oggettive difficoltà, i vantaggi offerti da un sistema informatizzato rispetto a quello cartaceo sono evidenti,
sia dal punto di vista della rapidità di compilazione e trasmissione e dell’attendibilità dei dati (la compilazione avviene direttamente ad
opera dell’utente e non c’è la necessità di riversare manualmente i dati in una banca dati), sia dal punto di vista del coinvolgimento degli
utenti (un’interfaccia computerizzata risulta certamente più allettante del foglio da compilare a mano), sia, non da ultimo, per il rispetto
dell’ambiente ed il risparmio di materiale cartaceo.
Il dispositivo per il monitoraggio degli interventi, inoltre, si è dimostrato sufficientemente flessibile per poter essere utilizzato anche in
riferimento a progetti diversi dai percorsi del “Catalogo dell’offerta orientativa”
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.
È possibile immaginare che, in un futuro prossimo, anche altri Servizi ed Enti che erogano attività di orientamento sul territorio regionale
potranno avvalersi del medesimo sistema di monitoraggio per raccogliere evidenze sul proprio operato. A tale proposito, le due Università
della regione hanno già dichiarato la loro disponibilità a prender parte al progetto.
Allo stesso tempo, l’Amministrazione regionale ha confermato la propria disponibilità ad una diffusione del sistema anche in altre realtà
regionali, attraverso l’adesione a varie forme di progetti e collaborazioni interregionali. A breve termine l’ipotesi di lavoro è quella di
ampliare la tipologia delle azioni orientative oggetto di monitoraggio, comprendendo anche quelle che si sviluppano in contesti dedicati e
le azioni di sistema e, contestualmente, di promuovere dei processi di condivisione con gli altri attori istituzionali del sistema regionale di
orientamento volti alla definizione delle prestazioni e dei relativi indicatori e all’individuazione di un insieme condiviso di regole in grado
di garantire dei servizi di orientamento di qualità.
14 - Nel corso del 2011, parallelamente alla sperimentazione descritta nel presente contributo, è stata effettuata una sperimentazione del sistema di monitoraggio sui progetti realizzati da reti di scuole per la
prevenzione della dispersione scolastica. Tali progetti sono notevolmente più complessi dei percorsi del “Catalogo”; ciò nonostante, le attività di monitoraggio, anche in quella sede, si sono rivelate efficaci per
registrare i cambiamenti nelle percezioni dei partecipanti.
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