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IL CATALOGO REGIONALE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA
Il prototipo che abbiamo attuato maggiormente, sia all’interno del Centro in cui lavoriamo che presso altri centri e scuole superiori, è stato
e continua ad essere “Prove generali per impostare un progetto professionale e/o formativo (GIANT)”.
Nell’arco di 15 ore, il percorso “Prove generali” permette ai ragazzi di riflettere su molti aspetti che durante le ore di lezione gli insegnanti,
stretti tra programmi da portare a termine e valutazioni da presentare nei consigli di classe, non riescono quasi mai ad affrontare.
Nel percorso, guidati da un operatore dell’orientamento, si impegnano a esplicitare quali sono i loro interessi, valori di riferimento e
propensioni. Ciò li aiuta a costruire un’immagine più completa di se stessi e a mettere le basi per definire una prima bozza di progetto
professionale e/o formativo.
“Prove generali” offre un percorso ben strutturato che aiuta l’operatore di orientamento a gestire i singoli incontri senza l’assillo di
inventare sempre qualcosa di nuovo. Anzi, proprio a partire dalle attività proposte, è interessante cogliere gli spunti dei ragazzi e
svilupparli attraverso la discussione in piccoli gruppi o in un gruppo allargato. In questo modo, è più facile andare incontro a quelle che
sono le necessità e i bisogni degli allievi con cui si sta lavorando ed è sempre possibile richiamarsi ad esperienze precedenti, essendo,
come appena detto, i percorsi standardizzati.
Chiaramente, in contesti di gruppi delle scuole secondarie di II grado, è molto più facile instaurare un rapporto dialogico che preveda
il confronto e la discussione, mentre con i ragazzi dei Centri di Formazione Professionale si deve puntare maggiormente a situazioni
pratiche e casi concreti che permettano loro di sentirsi coinvolti. Questo dimostra come, sebbene i percorsi siano standardizzati, il ruolo
dell’operatore è sempre centrale perché deve riuscire a costruire un rapporto di fiducia e condivisione con i ragazzi, al di là delle singole
attività.
Uno dei punti di forza del percorso è l’utilizzo del software S.OR.PRENDO, strumento informatico che, a partire da una griglia di quesiti
che riguardano gli interessi dell’allievo, segnala quali potrebbero essere i profili professionali che più si adattano a lui. Tale strumento
viene impiegato verso la fine del percorso, aiutando a concretizzare le riflessioni da lui sviluppate negli incontri precedenti.
Nell’analisi dettagliata delle risposte, il ragazzo può verificare la scelta fatta, quali aspetti del profilo professionale scelto lo attirano di più
quali meno, quali aspetti aveva preso in considerazione e quali aveva invece ignorato. È sempre curioso vedere come i ragazzi diventano
silenziosi e attenti quando iniziano a rispondere ai quesiti del software e le loro voci si riattivano soltanto quando compaiono le prime
schermate con la lista delle professioni che si adattano di più sulla base delle scelte fatte. Le discussioni che si sviluppano a partire dai
risultati che i ragazzi ottengono sono sempre quelle più interessanti e intense: spesso infatti le loro aspettative vengono deluse, mentre
in altri casi si aprono loro nuove prospettive che prima non erano state nemmeno prese in considerazione.
Insomma, dopo una prima parte del percorso lineare che aveva offerto diverse certezze, si trovano a doversi rimettere in gioco sulla base
dei risultati di un …software!
Un ultimo aspetto, che riteniamo fondamentale per i percorsi della formazione professionale, è far vedere ai ragazzi quali orizzonti può
aprire loro il percorso formativo scelto ed, ancor più, dare uno sguardo a quali sono le prospettive lavorative.
A questo riguardo riteniamo essere molto importante motivare e supportare la ricerca del lavoro. I ragazzi incontrati fino ad ora lamentano
una palese mancanza di speranze circa il loro futuro lavorativo. Il mostrare loro come il mondo del lavoro propone, se uno si impegna a
cercare, delle offerte interessanti di lavoro, ha l’effetto, nella maggioranza dei casi, di rinfocolare la loro motivazione. Questo richiede la
costruzione consapevole di un progetto formativo e professionale che non può essere lasciato al caso, ma deve essere prima abbozzato e
poi pianificato nel tempo. La figura dell’operatore dell’orientamento è quella di un facilitatore, che offre strumenti e informazioni affinché
essi riescano da soli a costruirsi questo percorso. Per questo motivo, riteniamo che il percorso offerto da “Prove generali per impostare
un progetto professionale e/o formativo (GIANT)” sia un ottimo strumento per aiutare i ragazzi in questo sforzo.