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IL CATALOGO REGIONALE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA
L’orientamento formativo e professionale nella Scuola è l’attività che viene svolta con gli alunni, i docenti e i genitori allo scopo di aiutare
gli alunni nella scelta e nella realizzazione del loro percorso formativo e professionale. L’Istituto Comprensivo, per la sua particolare
conformazione di cerniera tra diversi gradi di scuola, è in questo senso una vera palestra di esercizi di “cultura della continuità”. Il
percorso della continuità, intesa come raccordo sistematico tra i vari gradi scolastici, rappresenta una risposta efficace a molti problemi
presenti nella Scuola, non ultimo il fenomeno della dispersione.
I vari gradi di scuola in un Istituto Comprensivo sono disposti in successione e corrispondono ai segmenti dell’età evolutiva e, nell’ottica
della continuità verticale, assicurano ai singoli soggetti in formazione uno sviluppo graduale ed armonico, evitando il più possibile
incoerenze e contraddizioni che altrimenti sfocerebbero in smarrimenti, difficoltà di recupero, bocciature. Tuttavia è importante pure il
raccordo scuola-territorio (inteso come continuità orizzontale innanzi tutto con la famiglia e poi con la società e il territorio nelle sue varie
articolazioni) che contribuisce a valorizzare l’efficacia formativa e la corresponsabilità educativa.
Il concetto di continuità si identifica quasi riduttivamente con quella di istruzione obbligatoria, sottovalutandone troppo spesso la
dimensione educativa dell’autosviluppo, in altre parole la crescita dei singoli a misura dei loro bisogni. Nel riferirsi alla continuità educativa
non si possono dimenticare i processi di sviluppo dell’uomo, che si snodano lungo l’intero arco della vita, assumendo un’importanza
particolare durante l’età evolutiva. L’impegno educativo per i soggetti in età evolutiva è quello di “aiutarli a crescere”, cercando di
promuovere e favorire in modo coerente e progressivo i processi naturali di sviluppo della persona. Il passaggio dalla preadolescenza
all’adolescenza piena è comunque meno percepibile di quanto lo sia quello dalla fanciullezza alla preadolescenza. Ciò nonostante le
problematiche dell’età cosiddetta difficile, richiedono condotte didattico-educative mirate, coordinate e coerenti. In questo senso la
continuità educativa e l’orientamento formativo sono un binomio e devono essere considerati come processo di autoidentificazione e
come percorso formativo permanente.
Per tanto tempo il termine orientamento professionale ha significato esclusivamente informazione delle possibilità di studio e professionali
offerte dal territorio. Questo tipo di orientamento è spesso fallito soprattutto quando si sono considerati solamente i risultati dei test o
il solo successo scolastico o spesso solo ciò che l’allievo non era capace di fare, senza riuscire a vedere l’allievo nell’interezza del suo
contesto, delle sue capacità e degli altri meccanismi compensativi.
L’orientamento professionale è stato riconcettualizzato in orientamento permanente ed è oggi sorretto da una serie di enti istituzionali
e reti di organismi territoriali, che sinergicamente collaborano con la Scuola. In quest’ottica si pongono i progetti finanziati dal FSE e
proposti dalla Regione FVG quale potenziamento delle attività di orientamento poste in essere dalle scuole. In un certo senso le attività
proposte ed esposte nel relativo Catalogo possono allinearsi con il modello teorico sviluppato negli anni Settanta da Bill Law e A.G.
Watts, meglio conosciuto con l’acronimo DOTS (Decision, Opportunity awareness, Transition skills e Self awareness) e che in pratica
serve come modello di decisione professionale e progettazione della carriera. L’individuo nel prendere le proprie decisioni tiene conto
delle proprie qualità, desideri, interessi, capacità e possibilità. Nel processo decisionale l’individuo confronta le proprie qualità con le
possibilità e ricerca quella soluzione che presenta la migliore corrispondenza tra qualità e possibilità.
Alice nel paese delle meraviglie
Elisabetta Kovic
Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo con lingua d’insegnamento slovena di Gorizia