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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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la scuola complessivamente secondo
i ragazzi, si osserva che, se si chiede
loro di rapportarla al proprio futuro,
il livello di consensi positivi aumenta;
infatti l’84% dei ragazzi di 11-15 anni
ha considerato la scuola
fondamen-
tale
o almeno utile
per costruire il loro
futuro.
Ancora una volta sono più i
ragazzi stranieri a scegliere la moda-
lità di risposta più positiva: il 58,3%
di essi ha optato per
fondamentale
rispetto al 48,4% tra gli italiani. Tra le
ragazze si è osservata una propensio-
ne a considerare la scuola
fondamen-
tale
(52,7% vs. il 45,5% dei ragazzi),
mentre tra i maschi, confrontati con
le femmine, la percentuale di coloro
che hanno risposto
utile
è più alta.
È stato interessante esplorare le
risposte dei ragazzi in base alla loro
fascia d’età: per quanto concerne la
modalità fondamentale si nota un
trend crescente: i giovani dai 16 ai 19
anni considerano la scuola
fondamen-
tale
nel 41% dei casi, quelli di età 20-
21 anni nel 52% dei casi e quelli nella
fascia d’età 22-25 anni nel 65% delle
risposte. Questo aspetto indica come
i ragazzi più maturi, e soprattutto già
usciti dalla scuola, abbiano intuito a
posteriori l’importanza elevata che la
scuola ha assunto per loro nei nuovi
percorsi universitari o lavorativi.
Il grafico 2 mette in risalto anco-
ra una volta la più alta propensione
degli stranieri a considerare la scuola
fondamentale per il futuro
rispetto ai
coetanei italiani: 61% vs. 43%.
Grafico 2:
Distribuzione
percentuale degli
studenti 16-25 anni
alla domanda
“Pensi
che la scuola/studiare
sia importante per
costruire il tuo futuro...”
per nazionalità del
rispondente
Nel complesso si è rilevata una per-
cezione di
fondamentale
e di
utilità
della scuola per la propria crescita
e per il futuro nella maggior parte
degli intervistati anche se faticosa,
noiosa, antica.
Un’istruzione e formazione profes-
sionale di elevata qualità risultano
essere fondamentali per consentire
all’Europa di affermarsi come socie-
tà della conoscenza e competere in
maniera efficace nell’economia globa-
lizzata. Infatti l’UE finanzia numerosi
programmi per aiutare i suoi giovani
cittadini a sfruttare al meglio le pro-
prie capacità e le potenzialità eco-
nomiche studiando, seguendo una
formazione professionale o facendo
volontariato in un altro paese.
Sigmund Freud, un secolo fa, ave-
va scritto: “
La scuola non deve mai
dimenticare di avere a che fare con
individui ancora immaturi, ai quali non
è lecito negare il diritto di indugiare in
determinate fasi, seppure sgradevoli
dello sviluppo. Essa non deve assumere
la prerogativa dell’inesorabilità, pro-
pria della vita; non deve voler essere
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