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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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hanno tempo per stare insieme op-
pure si sentono fuori posto. Le ragaz-
ze più dei maschi
si sentono al sicuro
in famiglia
(57% rispetto al 46% dei
maschi), pur ammettendo anche di
non aver molte cose da dire
ai propri
familiari. I maschi invece, rispetto
alle femmine, hanno una maggior
predisposizione a
parlare di tutto
in
famiglia e a fare molte cose insieme.
L’84%del campione dei giovani com-
presi tra i 16 ed i 25 anni ha risposto
di considerare la famiglia un valore
molto importante
.
Lo rilevano anche recenti indagi-
ni, condotte con la tecnica del
focus
group
(o gruppo di discussione), che
hanno consentito di cogliere i valori
ricercati dai giovani.
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La centralità
della famiglia con i suoi affetti rap-
presenta, insieme alle amicizie, un
punto di partenza irrinunciabile. Tra
le sensazioni provate, rispetto al vive-
re in famiglia, il 64%dei giovani ha af-
fermato di sentirsi
rilassato, contento
e soddisfatto
. La famiglia è un “nido”
caldo e protettivo in cui i componenti
si possono stringere per trovare con-
forto e riparo dall’urto di una realtà
esterna minacciosa e paurosa
A sostegno dell’importanza della
famiglia, è emerso inoltre che è
fon-
damentale per costruire il loro futuro
(
il 58%) ed
utile
il (31%) e che le prin-
cipali regole da essa impartite sono
la
sincerità
ed
essere cittadini onesti,
e che essa è anche il
luogo dove si
impara a vivere
(35%), ad
amare
e ad
aiutarsi a vicenda
(22%).
La lettura congiunta dei risultati
legati alla percezione dei valori vissuti
in famiglia evidenzia che questa, per
maschi e femmine, è l’area dominan-
te per la socializzazione: “si impara
a vivere”.
La seconda dimensione vissuta
in famiglia è quella affettiva, con
due grandi distinzioni, per le donne
prevale l’apprendimento ad amare,
mentre per i maschi il sentimento
di amore è decisamente più basso.
La soddisfazione dei bisogni primari
percentualmente è avvertita nella
stessa maniera da maschi e femmine
ed altrettanto quella dell’appren-
dimento alla comunicazione. Tutti
indicatori di un clima di famiglia li-
berato da costumi e consuetudini
del passato.
LA SCUOLA È
FONDAMENTALE,
UTILE…NOIOSA E
ANTICA
La scuola è ritenuta la seconda
agenzia di socializzazione dopo la
famiglia e istituzione formale, desti-
nata in modo specifico alla trasmis-
sione della cultura e all’educazione
delle nuove generazioni. Infatti, la
socializzazione scolastica consen-
te un passaggio importante della
vita relazionale dei ragazzi: ovvero
dall’attaccamento emozionale alla
famiglia a un’interiorizzazione di va-
lori e norme sociali che, a loro volta,
comportano un passo avanti rispet-
to a quanto appreso all’interno del
nucleo familiare. Da questo punto
di vista, indubbiamente, la scuola
svolge un ruolo positivo rispetto alla
crescita dei giovani, ma può, come
istituzione, essere anche causa di di-
sadattamento, in particolare di quello
relazionale.
Difatti, se il gruppo dei pari è impor-
tante, perché dà un senso di appar-
tenenza che sostituisce la sicurezza
dell’attaccamento ai genitori, il grup-
po classe può facilmente diventare il
gruppo di riferimento dei ragazzi, se
si presta più attenzione a coltivare il
processo delle loro interazioni.
Nell’indagine si è voluto da un la-
to conoscere come i giovani tra gli
11 e 15 anni giudicano la scuola e
dall’altro, per tutto il campione degli
intervistati, indagare se la scuola e lo
studio siano considerati importanti
per il loro futuro. Per i più piccoli del
nostro campione si è trattato di co-
noscere il loro parere mentre ancora
stanno frequentando la scuola nella
fascia d’età in cui il
concetto
di sé,