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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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un contesto in cui vengono elaborati
valori, norme e mode. L’adolescente
sembra trovare in esso un ambiente
congeniale e rassicurante, che fa-
vorisce il distacco dalla famiglia e la
conquista dell’autonomia personale.
Nel 2° Rapporto sui dati italiani dello
studio internazionale, relativo agli stili
di vita e salute dei giovani italiani tra
11 e 15 anni, emerge che “di fronte al
disagio per i repentini cambiamenti
che tale periodo comporta, l’intimità
condivisa e l’ambiente supportivo
che l’amicizia crea possono concor-
rere sottomolteplici aspetti al benes-
sere psicologico di ragazzi e ragazze;
è stato infatti dimostrato come in
preadolescenza i soggetti con molti
amici siano quelli che si mostrano più
competenti nelle relazioni interperso-
nali e che presentano una maggiore
autostima, oltre che minori sintomi
di ansia e depressione, una migliore
considerazione di sé e un più spiccato
ottimismo”. (HBSC – Healt Behaviour
in School–aged Children, 2006).
Il gruppo dei pari è come una sorta
di sistema sociale in cui il giovane si
sente coinvolto in prima persona spe-
rimentando nuovi modi di rapportarsi
con gli altri; in gruppo ci si sente più
forti, perché non si è soli.
Stare in gruppo, però, non è sempre
facile, né porta ogni volta ad un esito
positivo: infatti, il gruppo, oltre alle
funzioni positive, citate precedente-
mente, può essere fonte di disagio e
devianza.
Il gruppo dei pari può diventa-
re, quindi, ricettacolo degli aspet-
ti più fragili della personalità, che
possono portare al compimen-
to di atti aggressivi finalizzati al-
lo scarico della tensione interna.
Questi atti, da un punto di vista psico-
logico, sono indicatori di rischio aspe-
cifici, aperti cioè a diverse possibilità
di sviluppo non necessariamente, né
prevalentemente, di tipo deviante.
Solitamente i gruppi di adolescenti
violenti sono costituiti da giovani che
hanno storie personali familiari trau-
matiche non elaborate: separazioni
precoci dai genitori, abbandoni, lutti,
abusi e maltrattamenti.
Per meglio conoscere il valore del
gruppo dei pari, nella ricerca si è vo-
luto indagare a seconda della fascia
d’età. Infatti ai giovani intervistati,
tra gli 11 e 15 anni, è stato chiesto il
numero dei componenti del gruppo,
come esso sia composto (solomaschi,
solo femmine, principalmentemaschi,
principalmente femmine), quale sia il
luogo di ritrovo tra quelli indicati nella
risposta e come dovrebbe essere uno
spazio per i giovani.
Una buona parte del campione, il
58% (n. 226 femmine e n. 211 ma-
schi), ha dichiarato di avere
tra i 3 ed i
15 componenti
nel proprio gruppo di
amici che è
composto principalmente
damaschi
il 37% o
principalmente da
femmine
il 33%. Un 20% ha
un ami-
co del cuore
, mentre il restante 2%
ammette di
non avere alcun amico
o di non apprezzare la compagnia di
coetanei o altri ragazzi.
Il gruppo tut-
tavia è
composto principalmente da
maschi
il 37% o
principalmente da
femmine
il 33%.
I risultati hanno confermato che
l’appartenenza ad un gruppo, di
qualunque tipologia esso sia, nasce
dal bisogno di affiliazione che è da-
to dall’esigenza di trovare supporto,
condivisione e approvazione. Tutto
ciò diventa, in seguito, un vero e pro-
prio bisogno di appartenenza che
porta alla scelta selettiva del gruppo
da frequentare in base ai valori che
meglio si combinano con i propri e
con l’immagine di sé che l’adolescen-
te sta costruendo (Tonolo, 1999). Ol-
tre agli amici “fidati” si sente l’esigen-
za di entrare a far parte di un grup-
po di coetanei con cui trascorrere il
tempo libero e condividere interessi.
Inoltre, per questa fascia d’età
un’importante questione è stata ca-
pire
quali siano i luoghi di ritrovo con
gli amici
. Si sente infatti l’esigenza
di entrare a far parte del gruppo di
coetanei con cui trascorrere il tem-
po libero e condividere interessi. È