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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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di fatto le visioni del mondi, gli ste-
reotipi, i valori, le aspettative, ma an-
che i bisogni e i desideri che ciascuna
persona sente come suoi. Su questo
meccanismo oggi si mantiene in vita
l’economia globalizzata della società
dei consumi, che non vende più solo
beni, tecnologie e servizi, ma anche
desideri, immagini, sogni, piaceri ed
emozioni. Diceva Epicuro: ”
I bisogni
richiesti dalla natura umana sono limi-
tati e facili da soddisfare, quelli richiesti
dalle mente si estendono all’infinito
”,
Questo è un grande problema per l’o-
rientamento, se vogliamo intenderlo
come autodeterminazione, sviluppo
di sé, realizzazione delle potenzialità
e delle diversità individuali.
Figura 3:
Alcuni scenari di possibili
situazioni orientative
Nella figura n. 3 vediamo schema-
tizzati alcuni scenari di possibili situa-
zioni orientative e possiamo imma-
ginarne le altre varianze intermedie
tra gli estremi. Se incrociamo sulla
matrice i due fattori indicati, da un
lato l’entità dei cambiamenti sociali
e dall’altro l’intensità dei processi di
socializzazione negli individui, pos-
siamo verificare seppur grossolana-
mente la tipologia di situazioni orien-
tative che si producono. L’incontro
tra le persone ben socializzate (ad
esempio giovani che hanno conclu-
so con successo i percorsi formativi
standard) e le opportunità profes-
sionali offerte dalla società avviene
solo nelle condizioni e nei settori che
garantiscono stabilità (fig. 3, riqua-
dro AC) e in questo caso i servizi di
orientamento educativo, informativo
e consulenziale tradizionali posso-
no bastare per aiutare le persone ad
orientarsi tra le alternative. In tutte
le altre situazioni orientarsi diventa
molto problematico, vuoi per caren-