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ORIENTAMENTO
ANDARE OLTRE IL
CONDIZIONAMENTO
L’uomo è un essere sociale e cul-
turale e, in quanto tale, per vivere
deve necessariamente svilupparsi
nell’interazione con gli altri in spe-
cifici ambienti culturali. A differen-
za degli animali che basano il loro
comportamento prioritariamente
sul patrimonio genetico ereditato,
ogni uomo ha bisogno di acquisi-
re, prendendo dagli altri e portando
dentro di sé, il linguaggio, le norme,
i comportamenti, i valori, i modi di
interpretare la realtà, ecc. La socio-
logia e la psicologia hanno studiato
molto questi processi di socializzazio-
ne primaria e secondaria, attraverso
cui, a partire dall’infanzia, si forma la
personalità e gradatamente si acqui-
siscono atteggiamenti e si assumono
i molteplici ruoli sociali, che sono ri-
chiesti nel corso della vita. Il processo
è automatico e necessario per acqui-
sire tutte quelle abilità e competenze,
personali, sociali e professionali che
servono per inserirsi coerentemente
in una determinata società e per svi-
luppare, come si è visto, una propria
identità sociale, usufruendo al con-
tempo delle possibilità di crescita e
di sviluppo personale. La personalità,
con i suoi comportamenti e atteg-
giamenti di ruolo giocati in modo
più o meno consapevole, comporta
spesso la necessità di dover indossare
una o piùmaschere, che con il tempo
dovremmo imparare a portare con
leggerezza o a smettere quando non
servono. La pressione sociale e i vari
condizionamenti rimangono ancor
oggi comunque delle forze molto
potenti nel determinare il margine di
movimento e la gamma delle scelte di
vita, tra cui quelle formative e profes-
sionali di un individuo e, come ogni
orientatore ben sa, talvolta le persone
non solo non riescono a vedere delle
opportunità effettivamente esistenti,
ma non possono neanche permetter-
si di pensarle, tanto sono distanti dal
loro mondo cognitivo ed esperien-
ziale. L’educazione e le esperienze
pregresse, ma anche i modelli di vita
veicolati fin dalla tenera età dai vari
media, lasciano profonde tracce di
memoria nei circuiti subcorticali del
cervello, che presiedono agli auto-
matismi del corpo, e nei circuiti, che
presiedono agli affetti e al piacere,
associandoli strettamente alle rappre-
sentazioni oggettuali, formulate dal
centro intellettuale, che determinano
Due signore,
Anni ’60 (R.T.)
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