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ORIENTAMENTO
ORIGINI STORICHE
DELLA MINDFULNESS
Il termine inglese “
mindfulness
” è
la traduzione del termine sanscrito
sati
” che significa consapevolezza.
La pratica della consapevolezza è
stata insegnata più di due millenni
fa dal principe Siddharta Gotama (cir-
ca 566-486 a.C.) conosciuto come il
Buddha, cioè colui che ha raggiunto
la liberazione. Il Buddha, che è consi-
derato come uno dei più grandi geni
psicologici e pedagogici dell’umanità,
ha insegnato i principi fondamentali
della pratica della consapevolezza
mentale nel “
Grande discorso sui
fondamenti della presenza mentale
(Jotika e Dhammida 1986, Gnoli 2001,
Thich Nhat Hanh 1992).
La tradizione sostiene che il Buddha
dopo aver dedicato numerosi anni
e sforzi inumani alla ricerca della li-
berazione, dopo aver rinunciato alla
via ascetica, al termine di una notte
di meditazione riuscì a raggiungere
il
nibbana
, ovvero l’estinzione, più
comunemente nota come “illumi-
nazione”. Inizialmente soddisfatto
del risultato raggiunto, si pose in
seguito l’obiettivo di aiutare anche
gli altri esseri umani a raggiungere
la liberazione. Come fare? Elaborò
un metodo pedagogico chiamato
“la via” basato su una serie piuttosto
limitata d’insegnamenti, che tuttavia
presentavano caratteristiche molto
peculiari. L’insegnamento elaborato
dal Buddha si può concepire come
una semina metaforica di un granello
di senape nella mente, il quale op-
portunamente curato, alla fine può
produrre un albero rigoglioso.
Il sistema psico-pedagogico svilup-
pato dal Buddha è apparentemente
semplice. Egli ritiene che l’esistente,
e in particolare la mente, sia carat-
terizzato da una intrinseca sofferen-
za (
dukka
), in continuo mutamento
(
anicca
) e per questo fondato su con-
cetti illusori, come quello dell’esisten-
za indipendente di oggetti o dell’Io
(
anatta
). La “buona novella” è che la
liberazione degli esseri umani è pos-
sibile. La via (
dharma
) che il Buddha
propone consiste in un cammino che
si pone in mezzo ai due estremi, la
vita dissoluta da una parte e il rigido
ascetismo dall’altra, e didatticamen-
te è stata definita come “ottuplice
sentiero”. Si tratta di mantenere un
comportamento appropriato a livello
sociale, individuale e mentale (ap-
propriata comprensione, pensiero,
linguaggio, azione, mezzi di sosten-
tamento) unitamente alla pratica del-
la meditazione (appropriato sforzo,
consapevolezza e concentrazione)
(Gunaratana 2004).
L’aspetto dell’insegnamento del
Buddha che ha più colpito l’imma-
ginario occidentale è stato la me-
LA MINDFULNESS:
UN’EDUCAZIONE ALLA
CONSAPEVOLEZZA
APPRENDIMENTO ED EFFETTI
PSICOLOGICI
Franco Fabbro
L
a Mindfullness
ovvero la
consapevolezza
di sé come
pratica meditativa
che coinvolge
il corpo e la mente.
Aspetti teorici
e pratici
in ambito medico
e psicologico
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