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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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A. Lowen, medico psicoanalista, al-
lievo di W. Reich, é il fondatore della
bioenergetica, sintesi e frutto della
sua lunga osservazione sul funzio-
namento dell’essere umano, con-
siderato nella sua totalità di corpo,
mente ed emozioni e dello studio
della personalità dal punto di vista dei
processi energetici. Il termine bioe-
nergetica è usato anche in biochimica
per precisare una branca di ricerca
che si occupa dei processi energetici
a livello molecolare e submolecola-
re. Indipendentemente dai settori
scientifici di investigazione, sono
tutti accomunati dalla proposizione
fondamentale che l’energia entra in
gioco nel movimento di tutte le cose
viventi e inanimate. Sia essa energia
elettrica, misurabile e quantificabile,
o energia di altro tipo, è coinvolta in
tutti i processi della vita, nel movi-
mento, nel sentire e nel pensare, che
si fermerebbero se ci fosse un arresto
nel flusso energetico all’organismo.
Quindi, la produzione di energia, at-
traverso la respirazione e il metabo-
lismo e la scarica di energia, tramite
il movimento, sono le funzioni base
dell’esistenza.
Per tutti gli organismi, dai più sem-
plici ai più complessi, la vita si con-
figura come un’attività pulsante di
espansione alla ricerca di alimento,
contatto e ritrazione, per soprav-
vivere, evitare pericoli e dolore. È
evidente che la quantità di energia
e l’uso che se ne fa determinano il
modo in cui si risponde all’ambien-
te. Se l’assunto fondamentale della
bioenergetica è che “
psiche e soma
sono due aspetti di un processo uni-
tario, uno mentale e l’altro fisico, co-
me due facce di una moneta che sono
coinvolte insieme dall’uso che se ne
fa”
(Lowen, 1990),
risulta evidente
quanto corpo e mente si influenzino
reciprocamente e quanto questa cor-
relazione influenzi il livello energetico
a disposizione. È esperienza comune
quanto i pensieri condizionano il mo-
do in cui ci si sente e come il males-
sere o il dolore fisico determinano
il contenuto e il colore dei pensieri
e, poiché questo è un legame, che
si instaura a livello di superficie del
sé, esso può arrivare alla coscienza
ed è pertanto facilmente rilevabile
attraverso l’auto osservazione. Ab-
biamo altresì sperimentato che non
si esce da momenti di depressione
con pensieri positivi o che le persone
impulsive o aggressive difficilmente
si trattengono invitandole alla calma
e al ragionamento, perché ci sono
stati psicofisici, dice Lowen, che si
strutturano a livello più profondo,
sotto la soglia della consapevolezza,
dove pensare e sentire non si condi-
zionano reciprocamente, ma sono
condizionati a loro volta dal livello
energetico in atto.
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Usualmente non
si è soliti considerare le persone in
termini di energia o piuttosto si ritie-
ne comunemente che l’energia venga
accumulata da qualche parte e che
interessi o motivazioni la accentui-
no, in realtà produzione e consumo
di energia sono un processo fisico e
la loro somma algebrica è sempre
uguale a zero. Infatti non si può ac-
cantonare energia in sovrappiù né
aumentarne il livello semplicemente
mangiando o respirando di più: se il
corpo non ne ha necessità, l’eccesso
di cibo si trasforma in grasso e l’ec-
cesso di ossigeno in iperventilazione.
L’organismo infatti mantiene l’equi-
librio fra energia prodotta e energia
consumata attraverso i meccanismi
di autoregolazione, ma nel continuo
rinnovarsi di questo processo energe-
tico possono però manifestarsi delle
disfunzioni. Vediamo brevemente
quali sono le situazioni che possono
farle insorgere. II naturale e continuo
movimento di apertura e di relazione
con gli altri e con il mondo, che inizia
al momento della nascita e continua
per tutta la vita, porta l’individuo a
incontrare anche frustrazioni, dolori,
rifiuti, dai quali impara a difendersi
creando una barriera e la maniera
più semplice per farlo è bloccare il
respiro. Se si interrompe la respira-
zione, per esempio, per la paura o
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