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ORIENTAMENTO E SCUOLA
tivo, teso a sfruttare al meglio l’occa-
sione di apprendimento. Si intuisco-
no i contorni di un primo alfabeto
comune che fiorisce nelle frasi re-
datte nella scheda e nei discorsi. Si
possono rilevare, senza dubbio, tra-
iettorie e possibilità che in fase ini-
ziale non apparivano tali. Questi fu-
turi professionisti dell’orientamento
hanno ancora molta strada da fare,
ma il loro percorso è iniziato.
Federico Batini
Università di Perugia
Direttore di
Pratika
NOTE
1
Nella vita fuori dalle pagine della
letteratura la realtà ci arriva tutta
insieme, in più frammenti sovrapposti:
abituati da sempre a dover operare
delle scelte esclusive, è per cercare
di acchiappare invece il maggior
numero possibile di frammenti
contemporaneamente che abbiamo
inventato gli avvisi di chiamata, i
“blob”, i portali su internet, gli audiolibri
da ascoltare mentre si fa jogging, i
televisori con quei riquadrini che ti
permettono di vedere cosa c’è sugli
altri canali, le linee ISDN per parlare al
telefono e chattare on line allo stesso
tempo, i cioccolatini Droste mezzi al
latte e mezzi fondenti, i vestiti double-
face, la pizza quattro stagioni, la
bisessualità
.” (Nota dell’editore alla
seconda edizione della traduzione
italiana di: David Forster Wallace,
Una cosa divertente che non farò mai
più
, Minimum Fax, 2001 estratto e
tradotto da: A Supposedly Fun Thing
I’ll Never Do Again, 1997).
2
Decreto Dirigenziale Regione
Toscana n. 3091 del 27 Maggio
2004. Per una trattazione più
estesa del processo sia in termini
di progettazione didattica che
normativa si veda: Capecchi, 2005.
3
Il lavoro dell’ISFOL (Istituto per
lo Sviluppo della Formazione
professionali dei Lavoratori) che si è
concluso nel Gennaio 2003 ha dato
come risultato il documento “
Verso
una ipotesi di profili professionali per
un sistema territoriale di orientamento
che intende fornire un contributo alla
definizione dei profili professionali
che si riferiscono a figure presenti in
diversi contesti organizzativi (scuola,
università, formazione professionale,
servizi per il lavoro, sportelli di
informazione e orientamento)
che con finalità diverse erogano
azioni di sostegno al processo di
autoorientamento della persona
lungo tutto l’arco della vita. Secondo
l’ISFOL, sulla base della pluralità di
azioni orientative attualmente messe
in campo da diversi soggetti e della
peculiarità dei sistemi di riferimento
dei processo orientativo (scuola,
formazione e lavoro), è preferibile
scartare la proposta di una figura
unitaria di
orientatore
che andrebbe a
ricoprire funzioni molto diverse le une
dalle altre con il rischio di legittimare
un profilo troppo generico e
inadeguato per rispondere ai
bisogni
diversi
di clienti che fanno riferimento
a
sistemi diversi
in
momenti/esperienze
diverse di transizione che riguardano
i percorsi formativi, il passaggio dalla
formazione al lavoro, le esperienze
lavorative. La proposta dei gruppo di
lavoro ISFOL andava nella direzione di
fornire un contributo alla descrizione
(in termini di funzioni e competenze)
di quattro figure dedicate e di
promuoverne un processo di
riconoscimento (in termini di
professionalità acquisite sul lavoro e
di percorsi di formazione in ingresso).
In relazione a questo lavoro l’agenzia
Pratika ha proposto alla Regione
Toscana la validazione del profilo di
CONSULENTE DI ORIENTAMENTO
che è stato approvato come qualifica
regionale nel 2004.
4
Ex ante = in entrata; ex post = in
uscita.
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