 
          
            ORIENTAMENTO E SCUOLA
          
        
        
          lo sviluppo dei due ambiti di com-
        
        
          petenze può comportare il rischio
        
        
          di un impoverimento del carattere
        
        
          direttamente ‘esperienziale’ della
        
        
          vita, e del suo aspetto relazionale-
        
        
          affettivo in particolare, riducendolo
        
        
          quasi solo alla dimensione del
        
        
          vir-
        
        
          tuale
        
        
          .
        
        
          Secondo Giuseppe Riva, autore
        
        
          del libro “
        
        
          I social network
        
        
          ”, questo
        
        
          tipo di strumenti di comunicazione
        
        
          permettono anche di “
        
        
          controllare e
        
        
          definire la propria identità sociale e
        
        
          quella dei propri amici
        
        
          ”. Grazie a que-
        
        
          sto processo e alla
        
        
          fusione tra mon-
        
        
          do reale e virtuale
        
        
          si crea un’”
        
        
          identità
        
        
          fluida
        
        
          ”, che è flessibile, ma anche
        
        
          precaria, incostante ed incerta. “
        
        
          Se
        
        
          un’identità fluida può essere un van-
        
        
          taggio per un adulto, può diventare
        
        
          un problema per un adolescente che
        
        
          sta ancora cercando di costruire la
        
        
          propria identità. In particolare può
        
        
          portare a un rallentamento del pro-
        
        
          cesso di costruzione dell’identità e a
        
        
          sostituire la stabilità e il futuro con
        
        
          un eterno presente privo di certezze
        
        
          e di legami
        
        
          ”. Non dimentichiamo
        
        
          che l’incapacità di rappresentarsi
        
        
          il futuro è una delle caratteristiche
        
        
          del disturbo depressivo (nelle sue
        
        
          varie forme): nella persona depres-
        
        
          sa, infatti, il presente è dilatato e
        
        
          stagnante, vi è un’incapacità di im-
        
        
          maginare un passato ed un futuro
        
        
          diversi dal doloroso presente; in
        
        
          altre parole la persona non riesce a
        
        
          vedere la propria condizione come
        
        
          una situazione transitoria, vive cioè
        
        
          il presente dilatato, immutabile,
        
        
          sempre connotato dal dolore.
        
        
          Un’altra conseguenza della possi-
        
        
          bilità di accedere tanto facilmente a
        
        
          informazioni ed esperienze altrui
        
        
          on
        
        
          line
        
        
          può consistere nell’
        
        
          analfabeti-
        
        
          smo emotivo
        
        
          inteso come incapaci-
        
        
          tà, soprattutto da parte dei più gio-
        
        
          vani, di decifrare i propri sentimenti
        
        
          e le proprie emozioni. La nostra
        
        
          società, infatti, tende a sminuire il
        
        
          ruolo delle emozioni; i giovani par-
        
        
          lano moltissimo, ma spesso senza in
        
        
          realtà dirsi nulla di veramente per-
        
        
          sonale. È ora di aggiungere all’intel-
        
        
          ligenza della ragione l’intelligenza
        
        
          del cuore. Secondo Daniel Gole-
        
        
          man, autore del libro “
        
        
          Intelligenza
        
        
          emotiva
        
        
          ”, infatti, lo studio del QI
        
        
          (Quoziente Intellettivo) dovrebbe
        
        
          essere affiancato a quello del QE
        
        
          (Quoziente Emotivo). Non bisogna
        
        
          infatti dimenticare che per la forma-
        
        
          zione di un adeguato concetto di sé,
        
        
          indispensabile per non cadere nella
        
        
          confusione o ingorgo di pensieri, bi-
        
        
          sogna che l’adolescente raggiunga
        
        
          una buona
        
        
          autostima
        
        
          , che vuol dire
        
        
          anche
        
        
          completa
        
        
          accettazione di sé
        
        
          ,
        
        
          anche degli aspetti più negativi o
        
        
          critici del proprio sé; tutte capacità
        
        
          che si acquisiscono anche grazie ad
        
        
          un contatto diretto e costante con la
        
        
          propria vita emotiva.
        
        
          L’autostima si costruisce anche a
        
        
          partire dal riconoscimento, dal ri-
        
        
          specchiamento dell’altro e questo
        
        
          costituisce la base del processo di
        
        
          costruzione dell’identità personale e
        
        
          adulta. Se l’adolescente non realizza
        
        
          questa esperienza nel suo ambien-
        
        
          te, a scuola o in famiglia, può essere
        
        
          indotto a cercarlo nel mondo della
        
        
          devianza, in quelle realtà che aggre-
        
        
          gano gruppi di soggetti che non rie-
        
        
          scono ad avere identità coese o sono
        
        
          socialmente emarginati. In questi
        
        
          casi, la sessualità patologica, la dro-
        
        
          ga, i pensieri distruttivi, un’identità
        
        
          da eroe negativo, diventano gli ele-
        
        
          menti caratterizzanti e di rinforzo
        
        
          che gli danno senso e caratteristiche
        
        
          identitarie che possono costituire
        
        
          una deriva molto pericolosa.
        
        
          IL MUTAMENTO DEL
        
        
          RAPPORTO GENITORI-
        
        
          FIGLI NELL’EPOCA
        
        
          POST-MODERNA
        
        
          Come emerge dalla relazione
        
        
          L’adolescenza liquida: Nuove identi-
        
        
          tà e nuove forme di cura,
        
        
          presentata
        
        
          a Roma al Convegno dell’I.P.R.S.,
        
        
          
            2
          
        
        
          il
        
        
          78