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ORIENTAMENTO E società
mostrandone gli elementi emotivi e
motori, la descrizione delle relative
UFC risulta sottolineare maggior-
mente gli aspetti cognitivi. È stato
particolarmente utile nel corso del-
la mia esperienza fare riferimento a
Marianella Sclavi (2003) e alla sua
analisi delle tre dimensioni della
competenza comunicativa:
ascolto
attivo
,
autoconsapevolezza emozio-
nale
,
gestione creativa dei conflit-
ti
. Questo approccio mettendo in
luce maggiormente gli elementi di
legame con il contesto entro cui la
comunicazione si svolge e le diver-
se cornici di significato entro cui i
comportamenti si inscrivono, forni-
sce al formatore validi elementi per
una progettazione, osservazione e
valutazione delle competenze tra-
sversali in contesto lavorativo.
Le competenze dell’affrontare
Sono costituite da abilità di inter-
vento efficace in situazioni ordina-
rie, variamente critiche o imprevi-
ste. Si tratta di mettere in relazione
le risorse disponibili, leggere ade-
guatamente la situazione, agire in
relazione all’ambiente.
Nell’esperienza di tirocinio assu-
me una particolare rilevanza il con-
cetto di trasferibilità, sia quando
questa debba essere agita dal sog-
getto a conclusione di un percorso
di istruzione o formazione attraver-
so l’applicazione nel contesto lavo-
rativo di quanto ha appreso fino a
quel momento, sia quando debba
derivare da esperienze professiona-
li precedenti in contesti o processi
lavorativi simili. Nel modello ISFOL
questo concetto è rintracciabile
negli elementi dell’area Affrontare
(Potenziare l’autoapprendimento,
Affrontare e risolvere problemi, Svi-
luppare soluzioni creative).
Il termine “trasversale” non mi
sembra del tutto soddisfacente
quando si tratti di tirocini né quan-
do si considerano le competenze
affrontate in questo paragrafo (de-
finite appunto trasversali), né quan-
do si attribuisce il carattere di tra-
sversalità alle competenze di base
poiché in entrambi i casi si assume
l’aspecificità e il carattere di trasfe-
ribilità di queste competenze, il ca-
rattere cioè di utilizzabilità in conte-
sti di lavoro mutati o inediti o in cui
siano mutate alcune componenti.
Pur partendo dalla prospettiva del
soggetto, queste definizioni non la-
sciano emergere il comportamento
attivo della persona necessario per
rendere effettivamente disponibili
queste competenze nelle diverse
situazioni di vita e di lavoro. Il fatto
di possedere le competenze non
necessariamente comporta la loro
trasferibilità nei diversi contesti e
dunque il loro essere effettivamen-
te trasversali a diversi compiti/atti-
vità professionali.
Questo passaggio sembra piut-
tosto comportare una competen-
Mario Giacomelli,
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