QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Molti di essi sono piattaforme
AMP, cioè fanno uso del server Apa-
che, del linguaggio Php e del DBMS
MySQL.
LA GESTIONE
DELL’APPRENDIMENTO
Nonostante l’indubbio aiuto of-
ferto dalle grandi potenzialità dei
Learning Management Systems, la
gestione delle risorse digitali ai fini
dell’apprendimento richiede un
consistente impegno di preparazio-
ne (Fig. 1.4.1).
I tre momenti fondamentali sono
la progettazione, l’erogazione e la
verifica dei risultati, in cui il gestore
dell’apprendimento si occupa, diret-
tamente o indirettamente, di prepa-
rare prima, supervisionare durante e
valutare poi l’intero processo forma-
tivo.
A livello di progettazione, si ren-
dono necessarie l’analisi dei bisogni
formativi, l’individuazione del target
di utenza, l’allocazione delle risorse
finanziarie e strumentali, la defini-
zione delle modalità didattiche e
l’attribuzione delle responsabilità.
Durante l’erogazione, le attività di
sua competenza sono, in genere, il
problem setting, il problem solving
e il coordinamento.
Per la verifica, si deve valutare se
siano stati raggiunti, e in che misu-
ra, siagliobiettivi formatividell’uten-
za sia gli obiettivi del committente
(che possono variare coerentemen-
te con la natura del committente
stesso).
In realtà, dovrà passare ancora
qualche anno, prima che una tale
successione di passi costituisca la
norma: nella maggior parte dei casi,
si pone il gestore di fronte allo stato
dei fatti, alle effettive disponibilità,
che, spesso, sono troppo esigue, e si
chiede di realizzare un buon proget-
to di apprendimento con queste.
Il mondo dell’E-Learning, fra l’al-
tro, risulta piuttosto disomogeneo,
anche per le diverse aree di compe-
tenza: al di fuori delle istituzioni, ad
esempio, le aziende che operano
nel settore hanno un andamento
piuttosto fluttuante nel tempo.
Il Manager dell’E-Learning, occu-
pandosi delle strategie di imple-
mentazione del processo, deve tro-
vare le risorse di apprendimento
necessarie, e quindi cercare di orga-
nizzare l’uso efficace delle stesse: si
tratta spesso di un lavoro delicato di
ottimizzazione, non solo delle risor-
se didattiche, ma anche di quelle
umane.
È evidente, allora, come anche e
soprattutto in questo ambito sia im-
portante il concetto di “customer sa-
tisfaction”: la qualità è un argomen-
to molto caldo nel settore dell’E-Le-
arning, anche perché il dibattito è
aperto su molti fronti. Per questo è
fondamentale la pratica di tener
traccia di tutto, ossia di procedura-
lizzare: essa costituisce la base del
lavoro, e deve essere portata avanti
secondo una strategia precisa, che
poi è la “mission” dell’impresa. Al so-
lito, come dovrebbe essere per cia-
scun tipo di azienda, non è sufficien-
te avere un manuale in archivio, ma
bisogna invece puntare ad un coin-
volgimento reale delle risorse uma-
ne, nell’analisi di quanto si è più o
meno vicini all’obiettivo e nella sin-
tesi di metodiche per poter miglio-
rare.
Gli enti che si occupano della qua-
lità dell’E-Learning sono vari e si dif-
ferenziano a seconda delle aree di
applicazione.
Ad esempio, il Centro Nazionale
per l’Informatica nelle Pubbliche
Amministrazioni (CNIPA) è relativo,
appunto, alle PA, la Conferenza dei
Rettori delle Università Italiane
(CRUI) riguarda gli Atenei, l’Associa-
zione Italiana per la Formazione Ma-
nageriale (ASFOR) concerne in par-
ticolare i Master in Business Admini-
stration (MBA).
In ogni caso, come si può intuire
dalla pluralità dei compiti di un Ma-