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ORIENTAMENTO E società
riferendosi soprattutto a quelli (non
tutti) che, al modesto retroterra cul-
turale familiare, uniscono l’handicap
linguistico spesso non riconosciuto.
Ciò li pone, daltro canto, in una po-
sizione singolarmente affine e con-
correnziale (per il lavoro, ma anche
per l’accesso ai servizi sociali) con
gli studenti italiani dialettofoni del-
le classi popolari.
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Spostandoci a Milano, troviamo
Maurizio Ambrosini, del centro stu-
di Medì-Migrazioni nel Mediterra-
neo di Genova, esperto di migrazio-
ni internazionali,
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il cui approccio
sociologico teso alla concettualizza-
zione, lo porta a mettere in eviden-
za problemi importanti: le contrad-
dizioni tra assimilazione culturale
ed integrazione economica (in sin-
tonia con quanto afferma Dalla
Zuanna), le problematiche familiari
e la questione della trasmissione
dell’identità culturale e religiosa.
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Interessante, per il taglio antro-
pologico, ma anche per il coinvol-
gimento di un ente amministrativo,
esterno al mondo accademico, in
questo caso il comune di Bologna,
la ricerca avviata dalla locale uni-
versità, in collaborazione con quel-
la di Perugia, che studia i “processi
di negoziazione sociale e identita-
ria” degli adolescenti di origine
straniera in due contesti urbani a
confronto.
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Anche a Bergamo è stata privile-
giata una metodologia di tipo
qualitativo, come spiega Mara Be-
nedusi:
“Dopo una ricognizione della
letteratura nazionale ed internazio-
nale sull’argomento, sono stati indivi-
duati
case studies
attraverso un pro-
cesso di interviste e consultazioni con
le comunità nazionali di riferimento
(associazioni, centri di incontro, me-
diatori culturali, testimoni privilegiati,
ecc.). Con i ragazze e le ragazze sele-
zionati, quindi, si è iniziato un lavoro
di osservazione etnografica durato
circa sette mesi, che ha coinvolto an-
che i loro insegnanti, le famiglie, gli
amici, nei luoghi e nei momenti di so-
cializzazione scolastica ed extrasco-
lastica. I risultati, infine, sono stati
consolidati ed approfonditi attraver-
so 100 interviste ad un campione di
famiglie straniere e di docenti”.
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La carrellata potrebbe proseguire,
ma preferiamo, per non pregiudica-
re la possibilità di una lettura più
agile, avvalerci delle note per ulte-
riori integrazioni.
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UNA RICERCA SUL
CAMPO
Il lettore permetta la comunica-
zione dei risultati di una piccola ri-
cerca sul campo, senza pretese di
generalizzazione, condotta ugual-
mente con metodo qualitativo in
ambito trevigiano. L’intento era
quello di far passare questi giovani
dal ruolo di oggetto di studio a sog-
getto attivo nella ricostruzione di
un significato, così da poter esporre
più direttamente le proprie idee e la
personale visione del mondo. A tal
fine, “sfruttando” il rapporto di fidu-
cia esistente tra una prof e i suoi stu-
denti, sono state realizzate quindici
Angeli di Vedova
1985 / 1990