Quaderno 36 - page 65

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ORIENTAMENTO E società
SECONDE GENERAZIONI
O CROSS GENERATION
Questi bambini, con i loro fratelli
più grandi, formano la cosiddetta
seconda generazione. A dire il vero
il termine, forgiato in ambito socio-
logico dalla “Scuola di Chicago”,
nell’America degli anni ’20, appare
già obsoleto prima di essere stato
acquisito in modo consapevole e
diffuso. Anzitutto è generalizzante e
improprio: gli esperti avvertono che
non esiste solo la generazione 2
(G2), ma anche quella 1.75 (i bambi-
ni arrivati in Italia prima di comin-
ciare la scuola), e quella 1,25 (i ra-
gazzi emigrati tra i 13 e i 17 anni).
Studi più recenti hanno manifestato
una certa insofferenza verso la rigi-
dità di tale classificazione (risalente
a Rumbaut)
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, rivendicando l’oppor-
tunità di inventare nuove parole per
definire questi ragazzi. Infatti il pa-
norama dei giovanissimi di origine
straniera, che include anche i figli di
coppie miste, risulta troppo varie-
gato e soggetto a variabili da poter
essere ridotto ad una formula ele-
mentare. È stata così lanciata, in al-
ternativa, l’espressione
cross genera-
tion,
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a sottolineare il concorso di
eventi o casi che ha portati questi
giovani individui ad essere un cro-
cevia di culture e di messaggi, non
di rado conflittuali e contraddittori.
Qualcuno sostiene che toccherà
loro decidere il profilo dei nuovi ita-
liani che non entreranno nel proto-
tipo B-C (bianco e cattolico), mentre
i pionieri, quelli della prima genera-
zione, sono in un certo senso già
“perduti”, destinati a consumare la
loro vita nello sforzo di fare di se
stessi un ponte o, meglio ancora, un
trampolino di lancio per il figli, così
da assicurare loro un futuro miglio-
re: studi, lavoro, una diversa qualità
Eros
1970
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...114
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