QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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sul lato dell’offerta, la fase 2 di Li-
sbona intende agire sulle variabili
“lente” di un sistema economico: in-
novazione ed elevamento dei livelli
di istruzione e competenze, di lavo-
ratori e di imprese.
Questo mutamento di enfasi ri-
chiede un’attivazione istituzionale a
tutto tondo e a livelli molto elevati.
Una componente sicuramente im-
portante sarà anche un parziale mu-
tamento di enfasi, e dei relativi lin-
guaggi, circa il modo di avvicinare le
generazioni più giovani al mondo
del lavoro, ed alle sue istituzioni in
particolare.
Non si parte certamente da zero.
Lentamente, e con le usuali forti di-
sparità territoriali, è entrata nelle
pratiche e nel lessico di molte realtà,
fatte di reti più o meno dense di at-
tori che a vario titolo insistono sulle
tematiche del lavoro, l’idea che le
persone debbano attivarsi per cer-
care un lavoro. L’attivazione, che
vale soprattutto nei contesti di quel-
la che gli economisti chiamano “di-
soccupazione frizionale”, è un atteg-
giamento, una mentalità che porta
il disoccupato o chi è alla ricerca del
primo impiego a esperire varie“azio-
ni” che potrebbero concludersi con
un’assunzione. Come è noto, per
definire grandezze fondamentali
del discorso economico (ad esem-
pio il tasso di disoccupazione), i si-
stemi statistici cercano di definire
con precisione cosa debba inten-
dersi per azione “attiva” di ricerca,
anche per quanto concerne la di-
mensione temporale. Nei paesi in
cui la corresponsione di certi
benefit
legati allo stato di disoccupazione
dipende dal grado di attivazione e
disponibilità del lavoratore ad ac-
cettare gli impieghi, la comprensio-
ne delle c.d.
mutual obligations
ri-
chiede una chiara azione di comuni-
Senza titolo
1970