QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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do, formalizzando ed infine recu-
perando ad una possibile trasfe-
ribilità, le acquisizioni professio-
nali, personali e sociali facendo
leva sul rapporto tra esplicitazio-
ne ed apprendimento;
b)
innovare ed implementare parte
della strumentazione del bilan-
cio, in particolare quella relativa
alla analisi delle esperienze e
relative competenze acquisite,
operazione che potrebbe gio-
varsi di un confronto ed una
contaminazione positiva con le
tecniche di esplicitazione in uso,
ad esempio, nel processo di VAE
francese.
LE NUOVE PROSPETTIVE
PER IL BILANCIO DI
COMPETENZE: ASPETTI
DI METODO E DI SISTEMA
Il contesto socio-istituzionale ita-
liano dei servizi orientò ed in parte
deviò la metodica del bilancio verso
altre direzioni, perdendo per strada,
questa prima finalità originaria, fa-
cendo prevalere la funzione orien-
tativa, sulle altre. Funzione forse più
consona alle esigenze dei nostri si-
stemi di servizi per il Lavoro, e forse
anche alle professionalità degli ope-
ratori che dovettero farsene carico.
Oggi, la crisi economica che il no-
stro paese, come altri attraversa,
rende però di attualità, come in
Francia un tempo, la necessità di
azioni che consentano alle persone
di rendere esplicite e trasferibili tut-
te le risorse di competenza di cui
dispongono.
Ancora una volta le pratiche fran-
cesi ci offrono esempi interessanti
per rispondere a questo bisogno.
Non è un caso, infatti, che in Francia
gli sportelli di VAE siano collocati
presso i centri di orientamento e di
bilancio (CIBC). Sembra possibile
pensare ad uno sviluppo ed a una
evoluzione del bilancio di compe-
tenze verso la formalizzazione degli
apprendimenti non formali ed in-
formali, come primo passo per la
loro successiva certificazione.
Crediamo che tale evoluzione del
bilancio sia possibile in Italia ad al-
cune condizioni e requisiti, sia di
metodo che di sistema, non eludibi-
li in un’ottica di evoluzione e non di
puro e semplice adattamento a ri-
chieste del sistema dei servizi.
Sul piano metodologico dovreb-
bero essere affrontati i seguenti
nodi metodologici, che accomuna-
no le due azioni:
●
quale costrutto di competenza as-
sumere come riferimento per le due
azioni?
●
quale modello di analisi della com-
petenza adottare?
●
quali tecniche di esplicitazione dei
saperi impliciti utilizzare: e dunque
come innovare la strumentazione
in uso attualmente nei due ambiti
di azione?
Accostare bilancio di competenze,
formalizzazione e validazione delle
acquisizioni, comporta un’operazio-
ne importante anche sul piano del
metodo, oltre che nel sistema dei
servizi e cioè:
●
Operare una revisione in senso
evolutivo della metodologia del
bilancio di competenze.
●
Assumere il presupposto che en-
trambi i dispositivi facciano parte
della famiglia degli approcci p e r
competenze.
●
Evidenziare le affinità dei due di-
spositivi, senza cancellare la loro
identità specifica.
●
Sottolineare la polifunzionalità
del bilancio.
Si dovrà chiaramente affermare
che il bilancio di competenze rien-
tra in modo pertinente tra le azioni
di orientamento, di formazione con-
tinua e riguarda le azioni che atten-
gono la trasparenza delle qualifiche
e delle competenze.