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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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ta Formativa dell’Istituto e coin-
volge attivamente tutte le classi
III, IV e V dei vari plessi di scuola
primaria dell’I.C. in quanto rispon-
de in modo integrato e pertinente
alle scelte educative su cui poggia
il Piano stesso: “
esprimere un per-
sonale modo di essere e proporlo
agli altri, operare scelte responsabi-
li, porre problemi, cercare soluzioni
creative, interagire con l’ambiente
sociale circostante operando scelte
consapevoli
2.
In questo senso, la conoscenza
di sé e della dimensione dell’esse-
re sono alla base degli interventi
orientativi, connessi in modo siner-
gico alla programmazione currico-
lare e adeguatamente predisposti
per una progettazione autonoma
da parte dei singoli contesti scola-
stici e della metodologia scelta dai
docenti. Gli strumenti orientativi
rispondono infatti a bisogni imme-
diati rintracciabili nella crescita de-
gli alunni e costituiscono una solu-
zione atta al raggiungimento di
obiettivi quali l’autoesplorazione,
la presa di coscienza delle dinami-
che che portano all’affermazione
della propria identità, l’acquisizio-
ne di strumenti per gestire ed indi-
rizzare la propria emotività.
In termini concreti, il proces-
so di orientamento ha permesso
all’alunno di collocarsi attivamente
sia ad un livello autobiografico, nel
quale il bambino costruisce in pri-
ma persona e gradualmente la pro-
pria identità attraverso la propria
storia, sia ad un livello narrativo,
attraverso la lettura e l’ascolto di
storie che contribuiscono a costru-
ire l’identità della persona grazie a
forti meccanismi identificatori.
Gli argomenti trasversali su cui
abbiamo incentrato il nostro lavoro
sono stati:
Il nome, che costituisce un im-
portante elemento identificativo
della dimensione del sé.
Il corpo, che visualizza in modo
esplicito i cambiamenti fisici sin-
tomatici di quelli psicologici.
I viaggi, intesi come dimensioni
per rievocare il passato attra-
verso la memoria e i ricordi, ma
anche come prospettive per im-
maginare il futuro.
L’insegnante, nell’attuazione del
percorso con i propri alunni, ha
utilizzato metodologie attive quali
il
brainstorming
, il
cooperative lear-
ning
e il
circle time
. Resta, però, fon-
damentale, la dimensione avaluta-
tiva che caratterizza gli strumenti
operativi adottati per attuare le
varie fasi del percorso di orienta-
mento, in quanto ha consentito
agli alunni di esprimersi liberamen-
te in merito a emozioni, stati d’ani-
mo, percezioni di sé e degli altri nel
percorso di crescita personale.
La riflessione sulla riuscita del
progetto e sulla ricaduta nella no-
stra utenza scolastica ci porta ad
affermare che la forza del progetto
stesso poggia su due componenti
imprescindibili: il lavoro d’equipe e
la scelta metodologica. Nel sistema
articolato del progetto Orienta-
mento, infatti, si ritrova non solo la
condivisione di attività progettuali
e l’applicazione partecipata degli
strumenti, ma anche la capacità di
ciascun insegnante di confrontarsi
e di valutare in chiave critica il pro-
prio operato, al dì là della propria
personale formazione e visione
della funzione docente.
La maturazione della propria pro-
fessionalità e la lunga esperienza in
seno al progetto sono state possibi-
li anche grazie alla collaborazione
sinergica, sistematica e puntuale
tenuta con il Centro Regionale per
l’Orientamento, di Pordenone. In
particolare, i punti di criticità che so-
litamente emergono nel corso del
lavoro con gli alunni e che richiedo-
no un intervento “tecnico” possono
essere sottoposti agli psicologi del
Centro di orientamento che, in qua-
lità di consulenti, collaborano alla
realizzazione del progetto.
Nel corso di quest’ultimo anno
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