QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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fare con i prerequisiti minimi per af-
frontare positivamente snodi com-
plessi del processo di orientamento
scolastico e professionale e costitu-
iscono la premessa indispensabile
per un efficace auto-orientamento”.
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In questo quadro, il contributo del
contesto scolastico viene indivi-
duato nell’attivazione da parte dei
docenti di una didattica orientati-
va non finalizzata allo sviluppo di
contenuti ma all’utilizzo di modalità
didattiche, applicabili a qualunque
contesto disciplinare, che permet-
tano agli studenti di costruire in
modo attivo la propria esperienza
di vita. In questo senso, i docenti
possono perseguire le competenze
curricolari previste per il proprio in-
segnamento mettendo in atto delle
metodologie in grado di sollecitare
la competenza di ‘collaborare e par-
tecipare’, ‘comunicare’ (ad es. trami-
te lavori di gruppo, cooperative le-
arning, ecc.), di ‘risolvere problemi’
(es. studio di casi, brainstorming,
ecc.), di ‘agire in modo autonomo e
responsabile’ (es. simulazioni, role
playing, lavori di gruppo con as-
segnazioni di scadenze e penalità
all’intero gruppo in caso di mancato
rispetto), ecc. La potenza di questo
modus operandi risiede proprio
nella possibilità di essere attiva-
to, sempre evitando le forzature e
sfruttando la molteplicità delle me-
todologie possibili, da tutti i docenti
e durante tutto l’anno scolastico sti-
molando un’acquisizione costante
e sistematica di queste competenze
da parte degli studenti.
CONCLUSIONI
Alla disciplina del nuovo obbligo
deve essere riconosciuto il merito di
avere formalizzato le competenze
orientative nell’ambito dei ‘Risultati
di Apprendimento’.
Lo ha fatto individuando tre compo-
nenti chiare:
1. una
componente conoscitiva
, iden-
tificabile con la competenza cultu-
rale‘Si orienta nel tessuto produtti-
vo del proprio territorio’, così come
viene interpretata nel documento
dell’obbligo;
2. una
componente progettuale
,
specificata attraverso l’indicazio-
ne della competenza chiave di
cittadinanza ‘Progettare’;
3. una
componente aspecifica
, deter-
minata dalle risorse affettive, sociali,
cognitive (costruzione del sé, rela-
zioni con gli altri, rapporto con la
realtà naturale e sociale) finalizzate
allo sviluppo globale della persona,
già richiesto nell’approccio allo ‘stu-
dente che apprende’
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e correlato
all’assunzione dell’insieme delle
‘competenze di cittadinanza’ come
standard di uscita dall’obbligo.
L’orientamento non è più soltanto
una funzioneeducativaeventualmente
delegata a personale incaricato ad hoc,
ma diventa un
outcome
di apprendi-
mento da garantire e da valutare: per
la prima volta tutti i docenti del biennio
sono chiamati a porsi inmodo cogente
la questionedell’orientamento.
Nell’ambito delle attività di forma-
zione in servizio rivolte ai docenti è
stato possibile riconoscere come le
Figura 5: Le competenze orientative