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Nacquenel1928inunafamigliaoperaia
diTorrediPordenone,doveigenitori
lavoravanonellostoricocotonificio;non
appenaconclusalascuoladell’obbligo
trovòlavoroinunafonderia,maebbe
ancheiltempopercontinuareglistudi,
raggiungerelalicenzaliceale,iscriversi
all’Universitàeseguirelelezionisudiverse
problematichediletteratura,filosofiaedeti-
ca,oltreadaffrontarestudidimatematica.
Tuttoquestomentresiavviavaallapittura
eall’incisionefrequentandoicorsiall’Acca-
demiadiVenezia.MaBottecchiaintraprese
anchenumerosiviaggiversocentrid’arte
europea(Roma,Zurigo,Parigi,…)per
rifletteredirettamentesualcuniautoridella
modernitàedelleavanguardie.
Leesperienzepittoricheinformadiricerca,
condottedaBottecchiaalmenopertutti
glianniCinquanta,siintrecciavanocon
momentidedicatiall’ascoltosolitariodella
musica,allalettura, allostudio,aipensierisu
arteescienza,allaparolapoetica(cheuserà
convaloreespessoincorrispondenzacon
lapropriacifraespressiva).
Intalmodocostruivalapropriastatura
intellettualeeandavaaccumulandoun
bagaglioculturaleche,unitamenteai
valoriesteticiacquisitidatanteprovee
riflessioni,formaronolabaseelostimolo
perunadecisasceltaprogettualeeper
unaprassiartisticadinamica,acutanelle
variazioniefittadi“apparentiripetizioni”.
Convintodellepotenzialitàdell’astrazione
edelsegnocomeespressionementale,
MassimoBottecchiasidiedeintensamen-
teaprodurreopereuniche,dovelinee,
incroci,curve,parallelismi,penetrazioni,
progressioni,vibrazioni,interferenze…
sonolasintesidigeometriaepercezione.
Unagrandequantitàd’opereècostruita
daunbianconeroperentorio,tiratoachi-
naconmanotestardaeperfetta,percui
ilfruitorepercepiscelospazio creatoda
unamillimetricatensione,masoprattutto
levibrazionidell’insieme.
Pertradurreleproprieopereconnuove
trasparenzeepulsionicromatiche,Bottec-
chia sperimentòdiversetecniche:aRoma
nel1971alcunelitografieuscironodalla
stamperiaRCdiWalterRossi,trail1971e
BREVEPROFILODIMASSIMOBOTTECCHIA
il1972cinqueprezioseserigrafiefurono
stampateaPortogruarodaValentinoTur-
chetto,unasignificativaseriediacqueforti
venneroinciseaMilanonellaboratoriodi
GiorgioUpiglio.
Questeesperienzeedaltreancoravenne-
ropraticateneglianniSessantaeSettanta,
unventenniocrucialedelsecondoNove-
centoincuiilFriuligiàesprimevaalcune
figured’artistacollegateconsettoridelle
avanguardieeuropeecheoperavanonel
campodell’arteopticaleprogrammata:
èobbligatoriocitarel’operadiGetulio
Alviani,maanchediMimmoBiasi.
MassimoBottecchiaproposepubblica-
menteleproprieopereinItaliaeall’estero;
fraletanteesposizionirimanesignificativa
esingolarelasuapresenzanelPadiglione
americanodellaXXVBiennalediVenezia.
Numerosepubblicazionidellegrafiche
venneroproposteneglianniSettanta,
eun’edizionediScheiwillerconteneva
anchelaraccoltadeisonetti.
Critici,scrittoriestudiosisisonointeressati
allasuaopera:UmbroApollonio,Marco
Valsecchi,ElioBartolini,AmedeoGiaco-
mini,PieraldoMarasi,GiulioMontenero,
GiancarloPauletto.MassimoBottecchia
sostennelasuavitacomeinsegnante
nellescuoleprimarie,inizialmentenel
comunediCordenonse,inseguito,a
Milanodovenel1980lasuavitasichiuse
prematuramente,perunmaleprofondo.
Dueiniziativelohannoricordatonella
cittàdiPordenone:un’esposizionenell’Ex
ConventodiSanFrancescoconcatalo-
goacuradiVincenzoPerna(
Massimo
Bottecchia.Iritmidellapittura
,Mazzotta
1989),unasecondamostradiacqueforti
acuradelComune,conpubblicazione
checontieneisonettieil“Ritrattodise
medesimo”(
MassimoBottecchia.Una
matematicatragicaeluminosa
,Biblioteca
Civica,2003).
RiccardoToffoletti
SiringraziaGiovanniBottecchia,
figliodell'artista,chehaconcessola
pubblicazionedelleopereefornito
prezioseinformazioni
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