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ORIENTAMENTO E SCUOLA
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INTERAZIONI POSITIVE
ASCUOLA
LA RELAZIONE COME STRUMENTO
DI PREVENZIONE
Marina Moro
INTRODUZIONE
Gli studi degli ultimi quaranta
anni nell’ambito della psicopatolo-
gia evolutiva hanno sottolineato,
sostanziati da dati empirici, quan-
to lo sviluppo dell’individuo sia
fortemente condizionato dal tipo
di relazioni che egli instaura con
l’ambiente (Sameroff e Emde, 1989;
Stern 1985). Le considerazioni deri-
vanti dalle osservazioni sulla natura
dei legami di attaccamento madre-
bambino (Bowlby, 1969, 1973, 1980,
1988; Ainsworth, Blehar, Waters,
1978) hanno ampliato il focus del
lavoro clinico riservando sempre
maggiore spazio alla lettura delle
dinamiche relazionali, proponendo
modelli sempre più complessi ed
esaustivi dei processi coinvolti nelle
relazioni fra persone.
L’interesse alle relazioni ha origi-
ni ben più antiche all’interno delle
teorizzazioni psicoanalitiche, ma il
modello della psicopatologia evo-
lutiva vuole risolvere la frattura fra
le interpretazioni che finora han-
no spiegato lo sviluppo normale e
quello patologico (Sroufe, 1990).
Questa nuova prospettiva supera
anche la contrapposizione fra ge-
netica e ambiente nella spiegazione
degli esiti dello sviluppo e centra
piuttosto l’attenzione sulla relazio-
ne fra di essi, per tentare di spiegare
come lo stesso percorso evolutivo
possa concludersi, a volte, con un
adattamento positivo e a volte con
uno negativo, oppure, come per-
corsi evolutivi diversi possano dare
esiti simili. Le evidenze sulla enorme
variabilità degli esiti hanno messo
in discussione un modello esplica-
tivo lineare ‘causa-effetto’ ed hanno
aperto l’interesse per lo studio dei
fattori di rischio e di protezione
nello
sviluppo normale e patologico.
Gli studi sulla
resilienza
, ovvero
sulla capacità di resistere agli ‘urti’
della vita e di riprendere un percor-
so di crescita positivo, hanno reso
ancora più dinamica la lettura delle
interconnessioni fra fattori di rischio
e di protezione. Il concetto di resi-
lienza tiene conto sia delle capacità
dei singoli nel far fronte allo stress,
sia della tipologia di eventi stres-
santi che intervengono nel corso
della vita, sia della qualità del soste-
gno sociale e dei contesti affettivi
che fungono da ‘tutori’ di sviluppo
(Cyrulnik, 2002, 2004). Gli esiti evo-
lutivi sarebbero la risultante di tut-
te le forze in gioco in un momento
dato e dell’azione concomitante di
fattori di rischio e di protezione in
proporzioni variabili e con un’in-
fluenza più o meno diretta.
L’individuo, gli eventi e il contesto
operano insieme per determina-
re esiti più o meno adattivi. È l’in-
contro di un bambino che ha certe
caratteristiche, legate all’inizio so-
aspetto
relazionale nel
contesto educativo
risulta fondamentale
sia nel determinare
benessere o
malessere, sia
nel favorire
l’apprendimento e
la regolazione del
comportamento
degli allievi
L’
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