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ORIENTAMENTO E SCUOLA
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LAVALUTAZIONEDEI
SERVIZIDIORIENTAMENTO
UN’OPPORTUNITÀ PER CRESCERE
Rita Chiesa
ORIENTAMENTO E
STANDARD DI QUALITÀ
L’accelerazione del processo di
cambiamento del mercato del lavo-
ro causata dall’attuale condizione di
recessione economica, tende a rav-
vivare l’attenzione sociale e politica
verso le potenzialità delle azioni di
orientamento, come strumento di ac-
compagnamento e facilitazione alla
gestione della crescente complessità
dei percorsi lavorativi individuali.
I servizi di orientamento vengono
infatti presentati come
“essenziali
per rispondere ai bisogni di sviluppo
personale, sociale e economico e per
incoraggiare una crescita sostenibi-
le della società fondata sulla cono-
scenza„
(Van Esbroeck, 2002, p. 79),
in quanto sono finalizzati a favorire
“un’allocazione efficace delle risorse
umane e equità sociale nell’accesso
alle opportunità formative e profes-
sionali„
(Plant, 2004, p. 152).
Nella situazione attuale raggiun-
gere queste finalità richiede sempre
più la capacità di progettare, orga-
nizzare, gestire e realizzare un’of-
ferta di servizi diversificata per in-
tercettare i bisogni di gruppi sociali
diversi (donne e uomini, cittadini
italiani ed immigrati, ecc.), espressi
in differenti momenti della propria
storia formativa e lavorativa (alla
fine di un ciclo di studi, durante il
proprio sviluppo di carriera, in caso
di perdita del lavoro, ecc.) (ad esem-
pio, Guindon e Richmond, 2005).
Per garantire a tutti i cittadini l’ac-
cesso a questi servizi, evitando spre-
co di risorse, gli operatori del‘settore
orientamento
sono posti di fronte
alla necessità di agire in un’ottica si-
stemica. Ciò richiede innanzitutto la
capacità di costruire un linguaggio
comune, al di là dei particolarismi
dovuti al servizio e/o alla comunità
professionale di appartenenza, per
analizzare e verificare i vari proces-
si dei servizi e giungere con ciò alla
definizione di standard condivisi.
Sebbene sia diffuso il riconosci-
mento della necessità di arrivare
alla definizione di standard comu-
ni di qualità del servizio, espresso
da varie associazioni internazionali
(prima tra tutte l’
International As-
sociation for Educational and Voca-
tional Guidance
- IAEVG) non si regi-
strano grandi passi in avanti, tranne
il tentativo di alcune associazioni
nazionali (ad esempio statunitense
e canadese).
La definizione degli standard di
qualità appare comunque come
un problema non a lungo riman-
dabile, se si intende sia accrescere
la trasparenza e la credibilità verso
l’esterno, innanzitutto verso i desti-
natari potenziali dei servizi, ma an-
che verso gli interlocutori politici,
primi finanziatori dei servizi stessi,
sia conoscere a fondo i servizi ero-
er garantire
a tutti i cittadini
l’accesso ai
vari servizi di
orientamento,
evitando sprechi
di risorse, gli
operatori devono
agire in un’ottica di
sistema, basata sulla
condivisione di un
linguaggio comune
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