ORIENTAMENTO E SCUOLA
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Battaglia
ceramica greificata, 1960
3. L’effetto di alcune variabili che po-
trebbero moderare i risultati finali.
Rispetto al primo punto, spesso
gli studi non riportano informazio-
ni sufficienti sulle modalità di svol-
gimento dell’intervento orientativo
oggetto della valutazione. Talvol-
ta, risulta quindi difficile definire
l’intervento perfino rispetto alle
tre macro-funzioni orientative (
in-
formazione-guidance-counseling
).
Anche gli indicatori utilizzati sono
spesso aspecifici rispetto agli obiet-
tivi propri di ciascun intervento. Ad
esempio, limitati alla soddisfazio-
ne generale espressa dal cliente/
utente, oppure generalmente indi-
cati come
learning outcomes
, ovve-
ro apprendimenti che riguardano
lo sviluppo di capacità di
decision
making
, la consapevolezza di sé, la
consapevolezza dei propri interes-
si, la conoscenza delle opportunità
formative e lavorative e lo sviluppo
di abilità di fronteggiamento delle
transizioni. Infine, la mancanza di
un gruppo di controllo confrontabi-
le con quello dei partecipanti all’in-
tervento, rende difficile attribuire i
cambiamenti individuali all’effetto
dell’intervento stesso piuttosto che
ad altri effetti di maturazione inter-
venuti nel lasso di tempo tra la mi-
sura delle capacità individuali pre e
post intervento.
Il superamento di questi limiti ri-
chiede innanzitutto una maggior
chiarezza nella definizione del mo-
dello teorico ed operativo di riferi-
mento sul quale costruire il disegno
di ricerca.
Attualmente è possibile distin-
guere due principali approcci teo-
rici alla valutazione degli effetti a
livello individuale degli interventi
orientativi: il primo approccio si
concentra sulla
valutazione della
soddisfazione del cliente
, il secondo
approccio si concentra sulla
valuta-
zione degli apprendimenti individuali
che riguardano gli obiettivi specifici
delle azioni orientative.
Il primo approccio si innesta quin-
di nella tradizione degli studi relativi
alla
customer satisfaction
: dal punto
di vista manageriale, la soddisfazio-
ne del cliente è l’incipit di un circolo
virtuoso, che permette di far rag-
giungere all’organizzazione un più
adeguato posizionamento rispet-
to ai bisogni espressi dall’utenza,
i
vincoli
, le
competenze
e le
risorse
presenti, in quanto risulta la spin-
ta motivante alla fidelizzazione del
cliente e al ‘passaparola positivo
’
,
che determinano l’allargamento