QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Lotta di galli
terracotta, 1959
gati per individuarne i margini di
miglioramento e le possibili strate-
gie da adottare.
COSTRUIRE LA
VALUTAZIONE IN
UN’OTTICA DI SISTEMA
Rispetto a questo quadro, la valu-
tazione riveste un ruolo chiave nel-
lo sviluppo della qualità del sistema:
infatti, attraverso una prima fase di
sperimentazione di modalità di va-
lutazione, al momento già in atto
nel panorama internazionale, è pos-
sibile pensare all’accelerazione del-
la presa di coscienza del problema
e quindi del raggiungimento della
definizione condivisa degli stan-
dard di qualità. Altresì, nel futuro,
per ovvie ragioni, il mantenimento
degli standard appare vincolato alla
strutturazione di un buon sistema
di valutazione.
La mancanza di strutturazione del-
le attività di valutazione come
siste-
manel sistema
rende difficile ricavare
informazioni utili dai risultati riporta-
ti finora dalla letteratura scientifica,
al di là di una generale conferma sul-
la connotazione positiva dell’espe-
rienza vissuta dai partecipanti agli
interventi orientativi (ad esempio,
Brown, Ryan Krane, Brecheisen, Ca-
stelino, Budisin, Miller, e Edens, 2003;
Oliver e Spokane, 1988).
Ciò che manca innanzitutto è una
sistematizzazione delle attività di
valutazione rispetto al loro ogget-
to. Dal punto di vista processuale,
l’attività di valutazione può concen-
trarsi su tre fuochi: 1) l’
accesso
(ad
esempio la popolazione target del
servizio); 2) il
processo
(ad esempio,
l’andamento temporale dell’inter-
vento); 3) gli
output
(ad esempio, nu-
mero di persone raggiunte, cambia-
menti realizzati) (Hawthorn, 1995).
Inoltre, rispetto ai risultati ottenuti,
la valutazione può svilupparsi su tre
livelli:
a livello individuale
l’obiettivo
è identificare gli effetti dell’azione
orientativa sul cliente/utente;
a livel-
lo organizzativo
, verificare l’efficien-
za del servizio;
a livello della società
,
comprendere i benefici economici e
sociali prodotti dal ‘sistema orienta-
mento’ (Watt, 1999).
La letteratura psicologica sul tema
riguarda principalmente la valuta-
zione degli effetti degli interventi a
livello individuale. Come già accen-
nato, i risultati ottenuti sono in ge-
nerale incoraggianti, anche se non
sempre di facile interpretazione, a
causa di una certa confusione nella
presentazione di tre aspetti fonda-
mentali (Hughes, Bosley, Bowes, e
Bysshe, 2002):
1. Le caratteristiche dell’intervento
valutato.
2. Le variabili considerate come in-
dicatori di risultato.